ABI. Nuovo accordo di sospensione e allungamento dei finanziamenti per le PMI

Pubblicato il 02 luglio 2013 Ancora un anno di respiro per le Pmi, grazie all’accordo di moratoria per il credito firmato a Roma, il 1° luglio 2013, tra l’Abi e le organizzazioni sindacali Rete Imprese Italia, Alleanza Cooperative Italiane, Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra e Confindustria.

Secondo quanto si legge nel comunicato stampa diramato al termine dell’incontro, il persistere dell’attuale congiuntura economica ha messo in evidenza la necessità di aggiornare le misure di allungamento e sospensione dei finanziamenti previsti dalle precedenti intese a favore di quelle piccole e medie imprese che, seppur economicamente sane, sono gravate dal peso degli oneri finanziari, che incidono profondamente su un fatturato in calo a causa della contrazione del giro d’affari provocato dalla crisi economica.

Pertanto, sono stati pensati tre tipi di interventi finanziari a favore delle Pmi, che trovano il loro presupposto in una strategia basata sulla collaborazione tra banche ed imprese.

In primo luogo, è stata disposta la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo e la sospensione per 12 o 6 mesi della quota capitale prevista nei canoni di leasing “immobiliare” e “mobiliare”. Possono, poi, essere sospese le operazioni di apertura di conto corrente ipotecario con un piano di rimborso rateale e il tasso di interesse da applicare a tali operazioni di sospensione è analogo a quello previsto dal contratto originario.

Per quanto riguarda le operazioni di allungamento dei finanziamenti è stata prevista la possibilità di prorogare la durata dei mutui, in misura maggiore rispetto al precedente accordo; spostare in avanti fino a 270 giorni le scadenze del credito a breve termine per esigenze di cassa con riferimento all'anticipazione di crediti certi ed esigibili; allungare per un massimo di 120 giorni le scadenze del credito agrario di conduzione.

Infine, l’accordo, per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività, prevede concessioni di finanziamento particolari da parte delle banche, che si impegnano a valutare concessioni di prestiti proporzionali all’aumento di mezzi proprio realizzati dall’impresa.
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