Accertamenti sanitari di idoneità al lavoro, cosa cambia

Pubblicato il 19 maggio 2023

Dal 1° giugno 2023 le richieste di accertamento sanitario di idoneità, inidoneità e inabilità lavorativa, gli accertamenti sanitari nei confronti dei familiari superstiti aventi titolo alla pensione indiretta o di reversibilità e quelle per la concessione dell’equo indennizzo e del rimborso delle spese di degenza per infermità contratte per causa di servizio in favore del personale della Polizia locale saranno presentate dagli Enti e dalle Amministrazioni pubbliche, nonché dai datori di lavoro il cui personale abbia optato per il mantenimento dell’iscrizione alla Gestione esclusiva o al Fondo Quiescenza Poste, all’INPS.

Lo ha stabilito l’art. 45, comma 3-bis, del D.L. n. 73/2022, convertito con modificazioni dalla L. n. 122/2022 che ha soppresso le Commissioni mediche di verifica già operanti nel Ministero dell'Economia e delle finanze, trasferendo all'INPS le funzioni dalle stesse svolte.

La materia è illustrata dall’Inps con il messaggio n. 1834 del 18 maggio 2023.

Richieste di accertamenti sanitari

Dal 1° giugno 2023, quindi, le richieste di accertamento sanitario di idoneità, inidoneità e inabilità lavorativa, nonché quelle relative agli accertamenti sanitari nei confronti dei familiari superstiti per il riconoscimento della pensione indiretta o di reversibilità e quelle per la concessione dell’equo indennizzo e del rimborso delle spese di degenza per infermità contratte per causa di servizio in favore del personale della Polizia locale, saranno presentate esclusivamente in modalità telematica sul portale dell’Istituto.

Richieste di accertamenti medico-legali

Sempre dal prossimo 1° giugno 2023 anche le richieste di accertamento medico-legale nei confronti degli aventi diritto ai benefici in materia di pensioni di guerra dirette, indirette e di reversibilità e relativi assegni accessori, dei familiari superstiti aventi titolo al trattamento di reversibilità dell'assegno vitalizio concesso agli ex deportati nei campi di sterminio nazista KZ e dei familiari superstiti aventi titolo al trattamento di reversibilità dell'assegno di benemerenza concesso ai perseguitati politici antifascisti e razziali, nonché dei familiari superstiti aventi diritto al trattamento di reversibilità degli assegni annessi alle decorazioni al valore militare, saranno inoltrate dagli Uffici competenti all’Inps, esclusivamente in modalità telematica.

Come fare la domanda

Per procedere alla presentazione delle domande, il dipendente in possesso di SPID almeno di livello 2, CIE o CNS deve richiedere apposita abilitazione compilando e sottoscrivendo il modulo “AA14”, denominato: “Richiesta di abilitazione ai servizi telematici - Gestione Dipendenti Pubblici: Presentazione della domanda di accertamento sanitario (ex Commissione Medica di Verifica del Ministero Economia e Finanze)”, reperibile nella sezione moduli del sito istituzionale dell’INPS.

Una volta compilato, il modulo deve essere inviato alla struttura Inps territorialmente competente tramite Pec dell’Ente datore di lavoro di appartenenza, unitamente alle copie dei documenti di riconoscimento in corso di validità del dipendente autorizzato e del rappresentante legale dell’Ente, ovvero del facente funzioni.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Distribuzione moderna organizzata - Ipotesi di accordo del 23/04/2024

06/05/2024

Decreto PNRR e maxi sanzione per lavoro nero

02/05/2024

Bonus consulenza su quotazione PMI

02/05/2024

Tax credit quotazione PMI anche per il 2024

02/05/2024

Maxi sanzione per lavoro irregolare: le modifiche del Decreto PNRR

02/05/2024

La NASpI decade se non si comunica il lavoro autonomo, anche preesistente

02/05/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy