Accertamento legittimo alla mancata risposta del contribuente sui conti intestati al coniuge

Pubblicato il 16 ottobre 2010

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21318 depositata il 15 ottobre 2010, afferma che la mancata risposta del contribuente ai chiarimenti del Fisco, che hanno ad oggetto i conti correnti intestati ai familiari, convalida l’azione di accertamento.

Nell’impresa individuale, infatti, i rapporti di coniugio o di parentela o la qualifica di amministratore sono così stretti da realizzare, molte volte, una sostanziale identità tra i soggetti stessi.

In tali circostanze, nel caso in cui si ravvisi l’assenza di idonee giustificazioni da parte del contribuente interessato a rispondere ai questionari inoltrati dall’ufficio, quest’ultimo può inviare legittimamente l’avviso di accertamento, anche se fondato sulle risultanze derivanti dalle movimentazioni bancarie del coniuge.

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