L’acconto IVA rappresenta un versamento anticipato dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) dovuta per l’ultimo periodo dell’anno. Per l’anno 2025, il termine ordinario del 27 dicembre cade di sabato e, pertanto, il versamento è automaticamente differito a lunedì 29 dicembre 2025.
Il pagamento dell’acconto deve essere effettuato mediante modello F24, utilizzando gli appositi codici tributo istituiti dall’Agenzia delle Entrate. L’importo versato a titolo di acconto sarà successivamente scomputato dall’IVA dovuta a saldo, secondo le regole ordinarie di liquidazione.
Di seguito si fornisce una panoramica completa delle istruzioni operative, delle modalità di calcolo e dei soggetti obbligati ed esonerati dal versamento dell’acconto IVA 2025.
L’acconto IVA 2025 deve essere versato entro il 29 dicembre 2025, mediante modello F24, compilando la sezione Erario e utilizzando il codice tributo corrispondente alla periodicità di liquidazione:
L’importo versato sarà detratto:
L’acconto non è dovuto se l’importo risultante è pari o inferiore a 103,29 euro.
La normativa consente al contribuente di scegliere, in base alla convenienza, tra tre distinti metodi di calcolo:
La scelta del metodo di calcolo dell’acconto IVA deve essere effettuata tenendo conto della situazione economica e finanziaria del contribuente, nonché dell’andamento delle operazioni nel corso dell’anno. In particolare, il metodo previsionale e quello analitico richiedono una valutazione più attenta, in quanto eventuali stime errate possono determinare insufficienze di versamento.
Il metodo storico, pur risultando meno aderente alla situazione corrente, garantisce generalmente una maggiore semplicità applicativa e un minore rischio di scostamenti.
Calcolo dell’acconto IVA con il metodo storico
Con il metodo storico, l’acconto IVA è determinato in misura pari all’88 per cento dell’imposta dovuta per il corrispondente periodo dell’anno precedente.
Il versamento assunto come base di calcolo deve essere considerato al lordo dell’acconto IVA versato per l’anno precedente.
In particolare, la base di riferimento è costituita dal debito d’imposta risultante:
Per i contribuenti trimestrali, la base di calcolo non deve includere gli interessi dell’1 per cento, come chiarito dalla risoluzione ministeriale n. 157/E del 2004.
Calcolo dell’acconto IVA con il metodo previsionale
Il metodo previsionale consente di determinare l’acconto sulla base di una stima delle operazioni che si prevede di effettuare entro il 31 dicembre 2025.
Anche in questo caso, l’acconto è pari all’88 per cento dell’IVA che il contribuente prevede di dover versare:
Il dato previsionale deve essere considerato al netto dell’eventuale eccedenza di IVA detraibile riportata dal mese o dal trimestre precedente, al fine di rendere omogeneo il confronto con il dato storico.
Calcolo dell’acconto IVA con il metodo analitico
Il metodo analitico si basa sulle operazioni effettivamente effettuate entro il 20 dicembre 2025. In questo caso, l’acconto è pari al 100 per cento dell’imposta risultante da un’apposita liquidazione.
La liquidazione deve includere l’IVA relativa alle seguenti operazioni:
Sono tenuti al versamento dell’acconto IVA tutti i contribuenti IVA che effettuano liquidazioni periodiche, mensili o trimestrali.
Sono invece esonerati dal versamento i soggetti che non dispongono dei dati necessari per il calcolo storico o previsionale, nonché, a titolo esemplificativo, i contribuenti che:
Sono inoltre esonerati dal versamento dell’acconto IVA:
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".