Addizionali, esenzioni a rischio

Pubblicato il 17 aprile 2007

Cigl, Cisl e Uil, chiedono un incontro urgente con il viceministro dell'Economia, Visco, e con il presidente dell'Anci, Domenici, per affrontare il tema delle “centinaia di migliaia di cittadini” con diritto all'esenzione dall'addizionale Irpef che, invece, si sono visti addebitare nel Cud arrivato a marzo l'acconto dell'imposta. Il problema nasce dal fatto che i sostituti d'imposta, in mancanza di un'indicazione chiara su come raccordare le regole dell'acconto dell'addizionale e le nuove soglie di esenzione adottate finora da 325 Comuni, secondo il comma 142 dell'articolo unico della Finanziaria 2007, hanno calcolato l'acconto senza considerare le agevolazioni deliberate dalle singole città. Nel contempo, l'agenzia delle Entrate, ammesso il problema, ha diffuso ieri un comunicato in cui viene precisato che il contribuente paga l'acconto per il 2007 secondo le aliquote e nel rispetto delle esenzioni del Comune dove ha residenza fiscale dal 1° gennaio 2007. Inoltre, vengono chiarite ai sostituti d'imposta le modalità per la restituzione delle trattenute non dovute.


Sempre in tema di addizionale comunale, il vicepresidente dell'Anci, Sturani, solleva la questione della mancata attuazione, ad oggi, della norma dell'ultima Finanziaria che prevede il versamento diretto delle addizionali Irpef comunali ai municipi. In particolare, si evidenzia la mancata emanazione del decreto che avrebbe dovuto assegnare a ciascun Comune il codice tributo necessario per l'accreditamento diretto.

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