Covid-19, aiuti alla cultura non imponibili. Chiarimenti Entrate

Pubblicato il 21 gennaio 2021

Un’associazione che gestisce i diritti degli artisti e degli esecutori musicali interpella l’Amministrazione finanziaria sul corretto regime fiscale da applicare ai contributi previsti dall'articolo 90 del Dl. n. 18/2020 (cd. decreto "Cura Italia"), contenente “Disposizioni urgenti per sostenere il settore della cultura”.

Tale articolo 90, in pratica, destina la quota pari al 10% dei compensi annualmente incassati per la "riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi" (cd. "copia privata") - ordinariamente, destinata a finanziare progetti elaborati da giovani artisti e dalle scuole - agli autori, agli artisti interpreti ed esecutori, nonché ai lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d'autore in base ad un contratto di mandato con rappresentanza con gli organismi di gestione collettiva. Ciò, in quanto, per quest'anno sarebbe stato inverosimile procedere all'assegnazione di tali somme con le modalità ordinarie.

L’Associazione chiede se tali contributi a sostengo della cultura italiana siano da assoggettare, in fase di erogazione, a ritenuta alla fonte a titolo di acconto Irpef e, pertanto, imponibili nei confronti dei percettori.

Secondo la stessa, tali contributi non hanno il requisito della sussidiarietà del reddito e come tali sono esenti da tassazione, non essendo riconducibili ad alcuna delle categorie reddituali di cui all'articolo 6, comma 1, del Tuir.

Ad analoga conclusione giunge l’Agenzia delle Entrate, nella risposta ad interpello n. 46/2021.

Covid-19. Non imponibili tutti i contributi legati all’emergenza sanitaria

L’Agenzia motiva la sua posizione basandosi sul disposto normativo dell’articolo 10-bis del decreto "Ristori" (D.L. n. 137 /2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176), che ha previsto che tutti i contributi e le indennità destinate eccezionalmente, a seguito dell’emergenza epidemiologica, agli esercenti attività di impresa, arte o professione, e ai lavoratori autonomi siano esenti dalle imposte sui redditi e dall’Irap.

La ratio della norma è quella di estendere a tutte le sovvenzioni corrisposte durante la pandemia, il regime di esenzione previsto per alcune tipologie di aiuti economici.

Pertanto, secondo l’Agenzia, in applicazione del citato art. 10-bis del DL Ristori, i contributi per il sostegno degli autori, degli artisti interpreti ed esecutori, e dei lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d'autore, erogati ai sensi dell'articolo 90 del decreto "Cura Italia", in fase di erogazione non sono da assoggettare a ritenuta alla fonte a titolo di acconto Irpef e, conseguentemente, non sono imponibili nei confronti dei percettori.

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