Aiuti ter, sbloccati fondi per nuovi tax credit e no profit

Pubblicato il 19 settembre 2022

Approvato all’unanimità nella seduta del 16 settembre il nuovo e ultimo provvedimento del Governo Draghi, che introduce ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (cosiddetto decreto Aiuti ter).

Il nuovo pacchetto di aiuti vale quasi 14 miliardi di euro, di cui la quota più consistente (circa il 70%, pari a 9,77 miliardi) è destinata a rinnovare gli sconti fiscali sull’acquisto di gas ed energia elettrica da parte delle imprese; altri 2,99 miliardi di euro sono, invece, destinati a replicare l’indennità una tantum già introdotta dal primo decreto Aiuti, ma questa volta di importo pari a 150 euro, per il mese di novembre 2022, e con qualche differenza per quanto riguarda le condizioni di accesso; mentre 492 milioni sono destinati a finanziare l’ennesima proroga, per ora fino al 31 ottobre, del taglio da 30,5 centesimi su benzina e gasolio.

La parte restante dello stanziamento, come si legge dalla bozza del provvedimento, è riservato ad altri finanziamenti non meno importanti, quali:

Il decreto è atteso già dai primi giorni di questa settimana sulla Gazzetta Ufficiale.

Aiuti ter, vecchi e nuovi crediti d’imposta contro il caro energia

Il capitolo principale del provvedimento, come anticipato, resta quello dei bonus concessi per far fronte al caro energia: sono prorogati e rafforzati i crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Dunque, il tax credit già riconosciuto alle imprese energivore sale dal 25%, in vigore fino alla fine del mese, al 40%, sempre per chi denuncia un aumento dei costi di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A questo si aggiunge un nuovo credito d’imposta del 30% per le piccole attività economiche che hanno contatori di energia elettrica di potenza inferiore ai 16,5 kW del primo gruppo, ma superano comunque i 4,5 kW; viene così consentito l'utilizzo del beneficio anche ad attività prima escluse come negozi, bar e ristoranti.

Questi meccanismi coprono i mesi di ottobre e novembre, mentre per il mese di dicembre le risorse per proseguire la misura vengono rinviate al nuovo governo post elezioni del 25 settembre.

Come accaduto per le precedenti versioni del decreto aiuti, tali crediti d’imposta sono utilizzabili in compensazione oppure cedibili a terzi entro il 31 marzo 2023 oppure il 30 giugno 2023. La cessione potrà avvenire solo per intero, a soggetti terzi compresi istituti di credito e intermediari finanziari, a patto che siano accompagnati dal visto di conformità.

A differenza di quanto previsto dal Dl n. 115/2022 (Aiuti bis) cambiano ora i tempi di utilizzo, che sebbene non ancora definiti, risultano più lunghi della precedente scadenza fissata al 31 dicembre 2022 a soli tre mesi dal periodo dei “consumi”.

Aiuti ter, garanzie gratuite dello Stato

Sempre per diminuire il peso delle bollette, il Governo è intervenuto ancora una volta sulle garanzie pubbliche sui prestiti con l’obiettivo principale di dare ossigeno alle imprese che non riescono a fare fronte al loro pagamento.

Lo scopo è quello di riconoscere alle imprese uno strumento alternativo alla rateizzazione delle bollette - non sempre facile da realizzare - prevedendo la concessione di garanzie gratuite, da parte di SACE e del Fondo PMI, per i finanziamenti concessi dalle banche alle imprese per esigenze relative al pagamento delle bollette emesse nei mesi di ottobre novembre e dicembre, se viene applicato al finanziamento un tasso di interesse che prenda come riferimento i BTP.

Per quanto riguarda la garanzia del Fondo per le Pmi è, invece, previsto che la copertura salga dal 60% all’80% del finanziamento per questo tipo di esigenze. Inoltre, aumenta l’ammontare massimo dell’importo erogato e coperto da garanzia pubblica per ogni impresa da 5 a 25 milioni di euro.

Ets, contributi per gas ed energia

Anche agli Enti del Terzo settore iscritti al Registro unico nazionale è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, un contributo straordinario pari al 25% sulla spesa sostenuta per l'acquisto della componente energetica utilizzata nel primo, secondo, terzo e quarto trimestre 2022, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto, qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita ad ogni singolo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

Agricoltura, esteso il tax credit per il carburante

Il nuovo Decreto Aiuti ter, recependo le numerose richieste avanzate dalle organizzazioni agricole, prevede l’estensione del credito di imposta al 20% per il carburante agricolo al quarto trimestre dell’anno, dopo che per il trimestre precedente era intervenuto il decreto Aiuti-bis.

Questo bonus verrà, ora, esteso al riscaldamento delle serre, ai fabbricati produttivi utilizzati per gli allevamenti degli animali e alle imprese agromeccaniche (i cosiddetti contoterzisti) ovvero quelle che effettuano le lavorazioni dei campi per conto terzi.

Tutto questo per mitigare i prezzi finali dei beni, visto che in agricoltura l’incidenza del costo dell’energia sul valore finale del prodotto è molto elevata.

Aiuti ter, sostegni anche per sport, cinema e teatri

Anche altri settori diventano beneficiari dei contributi del decreto Aiuti ter.

Con l’articolo 11 del provvedimento, secondo le bozze, è stata autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per il 2022 per sostenere i costi energetici sostenuti dai teatri, dalle sale da concerto, dai cinema, da musei, dalle biblioteche, dagli archivi e dagli istituti culturali.

Per il ministro della Cultura, Dario Franceschini, si tratta di un aiuto concreto e immediato per sostenere le attività culturali colpite dal caro energia. Il Ministro è stato incaricato, quindi, di adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento, un Dm in cui verranno definite le modalità di ripartizione e assegnazione di tali risorse.

Infine un sostegno arriva anche per lo sport, tramite l'incremento del fondo precedentemente istituito. I finanziamenti per l'erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche, nonché per le federazioni sportive nazionali, che gestiscono impianti sportivi e piscine, saranno infatti potenziati di 50 milioni di euro nel 2022.

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