Al Parlamento per il parere i 2 schemi di D.Lgs. su tipologie contrattuali e conciliazione vita-lavoro

Pubblicato il 13 aprile 2015 Il Consiglio dei Ministri ha presentato, al Parlamento, per il parere obbligatorio ma non vincolante:

- lo schema di decreto legislativo recante le misure sperimentali volte a tutelare la maternità delle lavoratrici e a favorire le opportunità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per la generalità dei lavoratori, in data 8 aprile 2015;

- lo schema di decreto legislativo recante il testo organico delle tipologie contrattuali e revisione della disciplina delle mansioni, in data 10 aprile 2015.

Le Commissioni Lavoro dovranno rendere i pareri entro 30 giorni dalla presentazione.

In merito al riordino delle tipologie contrattuali, nel testo uscito dalla Ragioneria generale dello Stato appare una clausola di salvaguardia per la copertura economica in caso di un considerevole numero di trasformazioni di collaborazioni in contratti a tempo indeterminato con budget a disposizione non sufficiente.

La conseguenza di un contributo aggiuntivo di solidarietà da chiedere a datori di lavoro del settore privato e lavoratori autonomi in favore delle gestioni previdenziali è stata scongiurata dal ministro del Lavoro Poletti.

L'annuncio è che la clausola di salvaguardia nel decreto legislativo di riordino dei contratti “verrà superata prima della definitiva approvazione del provvedimento”. La clausola è stata voluta cautelativamente dalla Ragioneria a copertura degli oneri che potranno derivare dal provvedimento, ma “le coperture – chiosa Poletti - sono comunque ampiamente sufficienti”.
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