Al via i controlli per chi abusa degli sgravi triennali della legge di Stabilità

Pubblicato il 18 giugno 2015

Con comunicato stampa del 17 giugno 2015, il Ministero del Lavoro ha dato il via a verifiche ispettive per identificare i casi di precostituzione irregolare delle condizioni per beneficiare della decontribuzione previdenziale prevista dalla legge di Stabilità per le assunzioni a tempo indeterminato, grazie ad una predisposizione artificiosa delle condizioni richieste per poterne usufruire.

A tal fine è stata inviata agli Uffici periferici una circolare (la nota prot. 9960 del 17 giugno 2015) in cui si ricorda che la legge di stabilità, al fine di promuovere forme di occupazione stabile, ha introdotto l'esonero triennale dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro che attivano nuove assunzioni a tempo indeterminato, nel corso del 2015, di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, risultano privi di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

La circolare, continua il comunicato, è stata inviata a seguito di segnalazioni relative a imprese committenti che disdettano contratti di appalto che interessano numerosi lavoratori i quali, trascorso un periodo di almeno sei mesi in cui continuano a prestare la medesima attività attraverso un contratto di somministrazione, vengono assunti a tempo indeterminato da una terza impresa appaltatrice, talvolta costituita appositamente, che può così godere dei benefici introdotti dalla legge di stabilità e garantire al committente notevoli risparmi.

Per il Ministero del Lavoro, la fattispecie descritta è apparentemente non in contrasto con la disciplina introdotta dal Legislatore ma evidenzia una condotta elusiva e viola i principi contenuti nella stessa legge di stabilità che finalizza il beneficio della decontribuzione previdenziale alla promozione di forme di occupazione stabile.

La Direzione Generale dell'Attività Ispettiva del Ministero, conclude la nota invitando le DIL e le DTL ad avviare attività ispettive specifiche su tutto il territorio nazionale per individuare queste condotte irregolari ed elusive che, si legge nel comunicato, possono presentare anche profili di carattere penalistico da segnalare all'Autorità giudiziaria.

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