Ammesse al concordato famiglie e persone fisiche

Pubblicato il 05 novembre 2008
Viene discusso, oggi, in Senato, commissione Giustizia, un disegno di legge che, per ridurre le conseguenze del sovraindebitamento delle famiglie e permettere la ristrutturazione dei debiti familiari, promuove l'accesso delle famiglie e delle persone fisiche all'istituto di diritto fallimentare del concordato. Il progetto, che vede l'interesse di maggioranza e opposizione, si rivolge a persone fisiche insolventi che non sono nelle condizioni di poter far fronte alle obbligazioni assunte coi propri debiti. L'opportunità del concordato potrà concretizzarsi qualora vi aderiscano il 70% dei creditori in rappresentanza dei ¾ dei crediti complessivi. I creditori aderenti potranno dedurre, ai fini del reddito d'impresa, le eventuali perdite subite per effetto dell'accordo. La domanda potrà essere presentata, anche congiuntamente con un garante o con il coniuge, al giudice di pace che stenderà una proposta entro 30 giorni dall'istaurazione della procedura. Il termine per l'esecuzione dell'accordo non potrà essere superiore a cinque anni.
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