Amministrazione Giustizia 2014, l'intervento del Guardasigilli

Pubblicato il 20 gennaio 2015 Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è intervenuto, il 19 gennaio 2015, presso la Camera dei deputati ed il Senato, ad illustrare lo stato dell'amministrazione della Giustizia per il 2014, provvedendo, altresì, a depositare la Relazione ministeriale sull'amministrazione della Giustizia per il 2014.

Nel suo intervento, il Guardasigilli ha fatto il punto anche per quanto riguarda le riforme varate ed i provvedimenti in cantiere per il miglioramento della relativa efficienza.

Orlando, in particolare, ha auspicato che, grazie al contributo di tutti,si possa riuscire insieme ad aggredire i mali che rendono il nostro sistema giudiziario uno degli elementi di debolezza del nostro Paese”.

Ambito civile

Sul fronte dell'arretrato civile e degli interventi di degiurisdizionalizzazione, il Guardasigilli ha voluto rimarcare il riconoscimento sulle riforme operato del vicepresidente della Commissione Europea, Jyrki Katainen, nella sua recente visita. Secondo quest'ultimo, infatti, la riforma civile operata in Italia costituirebbe “l'esempio perfetto di una riforma che avrà certamente un impatto positivo nel creare un ambiente più favorevole all'impresa e che attirerà investimenti sostenibili".

Nel corso dell'intervento, è stato quindi evidenziato come, dall'analisi dei fascicoli pendenti al 30 giugno 2014, emerga un calo del 6,7% dei fascicoli aperti alla stessa data dell’anno precedente. E' la prima volta che, dal 2009, il dato complessivo scende sotto la soglia dei 5 milioni di cause pendenti.

Rispetto ai prossimi interventi, il ministro ha ricordato l'approvazione della delega al Governo concernente l'ampliamento delle competenze del tribunale dell’impresa e l'istituzione del tribunale della famiglia e delle persone; la razionalizzazione dei termini processuali e la semplificazione dei riti; l'introduzione del principio di sinteticità degli atti di parte e del giudice; l'adeguamento delle norme processuali al processo civile telematico.

Sfera penale

Sul fronte penale, Orlando ha ricordato come l'azione sia stata indirizzata, in primo luogo, al potenziamento degli strumenti di contrasto alle più gravi forme di criminalità, al fenomeno mafioso, ai reati economici. In tale contesto sono stati anche potenziati i meccanismi di prevenzione e repressione del terrorismo internazionale.

Altro tema trattato è stato quello della corruzione, con la messa a punto di misure volte all'elevazione di limiti edittali previsti per i relativi reati e all'ampliamento dei tempi di accertamento giudiziale.

Ricordato, infine, anche il tema del carcere e il superamento di quella che lo stesso ministro ha definito come la “crisi di credibilità determinata dalla vicenda Torreggiani, conseguente alla condanna dell'Italia per la violazione del divieto di trattamenti inumani e degradanti in danno dei detenuti.
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