Anche al convivente dello stesso sesso della vittima vanno risarciti i danni morali e patrimoniali

Pubblicato il 02 novembre 2011 Il Tribunale di Milano, con un'importante pronuncia, la n. 9965 del 12 settembre 2011, ha riconosciuto al convivente more uxorio omosessuale della vittima di un sinistro stradale il diritto al risarcimento del danno sia patrimoniale che morale subito per la perdita del compagno.

Secondo i giudici milanesi, infatti, ogni unione effettiva, che sia stabile e duratura, crea una condizione di vita in cui l'individuo sceglie di crescere come persona cosicchè la sua interruzione provocata da un fatto-reato provoca una sofferenza pari a quella che si verificherebbe in una coppia formata da persona di sesso diverso.

Nel testo della decisione viene anche spiegato come, nella specie, non si tratterebbe di riconoscere diritti simili o uguali a quelli derivanti da un matrimonio civile, ma “di accordare tutela ad una situazione affettiva e di convivenza stabile, analoga alla situazione del convivente della donna che perde un figlio con lui convivente da tempo”.
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