Anche le Pmi avranno un principio Ias loro dedicato

Pubblicato il 05 novembre 2009

Lo Iasb, l’organismo che elabora i principi contabili internazionali (Ias), ha semplificato le disposizioni finora vigenti per le imprese quotate, predisponendo un principio contabile che sarà destinato alle imprese di piccole e medie dimensioni. Il documento è indirizzato a tutte le imprese non quotate, a prescindere dalle dimensioni delle aziende. Sarà disponibile entro la fine dell’anno e spetterà agli Stati decidere i destinatari finali.

Scopo del board di Londra è semplificare le regole contenute negli Ias destinati alle imprese di maggiori dimensioni quotate, eliminando quei principi che per le imprese di più piccole dimensioni non hanno alcuna applicazione pratica. Attualmente, si sta verificando la compatibilità del principio con le direttive comunitarie contabili. Accertata tale compatibilità, la Commissione europea dovrebbe consentirne l’adozione su base volontaria. Non è, infatti, prevista l’adozione del principio mediante regolamento comunitario.

Per quel che riguarda l’Italia, la traduzione del documento sarà seguita dall’Oic. Il principio comprende 35 sezioni, un glossario e due piccoli volumi riservati alle “motivazioni per le conclusioni”, in cui si spiegano le ragioni che hanno portato a stabilire quel particolare principio. Una prima revisione dovrebbe avvenire dopo due anni dalla prima applicazione e poi, a regime, ogni tre anni. Tra una eventuale modifica e la sua applicazione pratica passerà il termine di un anno, per dar modo alle imprese di prendere atto del cambiamento disposto.

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