Antielusione fiscale Direttiva approvata

Pubblicato il 09 giugno 2016

Il Parlamento europeo, riunito nell'Assemblea plenaria di Strasburgo, ha dato il suo ok alla risoluzione che accoglie la proposta della Commissione Ue per una direttiva anti elusione fiscale.

Con la pubblicazione del testo sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea l'approvazione diventerà definitiva e, successivamente, l'iter proseguirà con il recepimento delle disposizioni comunitarie da parte degli ordinamenti dei singoli paesi UE.

Gli eurodeputati, nella discussione in Aula, si sono concentrati su tre questioni principali, imponendo anche alcune condizioni.

Le richieste sono state rivolte in direzione di:

- una maggiore trasparenza per i fondi fiduciari e le fondazioni,

- regole comuni sulle agevolazioni fiscali per i sistemi di patent box finalizzati a calcolare il reddito derivante dalla proprietà intellettuale,

- la proposta di una lista nera europea dei paradisi fiscali con sanzioni contro le giurisdizioni non collaborative.

Deduzioni oneri finanziari

Il Parlamento europeo ha poi proposto tra le altre raccomandazioni l'obbligo di dedurre gli oneri finanziari eccedenti nell’esercizio fiscale in cui sono sostenuti solo fino al 20% degli utili del contribuente o fino a un importo di 2 milioni di euro, se superiore.

Gli eurodeputati hanno spinto, inoltre, per l’entrata in vigore, entro gennaio 2017, di un meccanismo di risoluzione delle controversie con norme più chiare e tempi più stretti; per la creazione di un codice di identificazione fiscale europeo, armonizzato e comune, come base per un effettivo scambio di informazioni tra le amministrazioni fiscali degli Stati membri. Infine, non è mancata anche una stretta verso le società di comodo, con l'introduzione di una norma specifica che vieta la creazione di società fittizie o società di comodo.

Panama papers

Inoltre, il Parlamento europeo ha deciso di istituire anche una Commissione d’inchiesta sui cosiddetti Panama Papers, le rivelazioni sulle società offshore e i loro beneficiari.

Il compito di tale Commissione (composta da 65 membri) sarà quello di accertare che non vi siano casi di mancato rispetto oppure presunte violazioni, da parte delle Commissione Ue o degli Stati membri, delle norme comunitarie in materia di riciclaggio, elusione ed evasione fiscale.

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