L’Ordine degli Avvocati di Milano ha pubblicato un documento operativo aggiornato sugli obblighi antiriciclaggio per gli avvocati, elaborato dalla Commissione Antiriciclaggio e ispirato ai più recenti interventi normativi, inclusi il D.Lgs. n. 231/2007, il Provvedimento UIF del 12 maggio 2023 e il pacchetto AML dell’Unione Europea del 2024.
Si tratta di uno strumento applicativo concreto destinato a guidare l’avvocato nell’adempimento dei doveri normativi e deontologici in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.
Nel documento, viene ricordato che il riciclaggio consiste nel reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, al fine di ostacolare l’identificazione della loro origine criminale. È reato ai sensi degli artt. 648-bis, 648-ter e 648-ter.1 c.p.
La normativa antiriciclaggio (D.Lgs. 231/2007) prevede obblighi di prevenzione e collaborazione attiva anche per gli avvocati, nei casi stabiliti dalla legge.
Le disposizioni antiriciclaggio, in particolare, si applicano agli avvocati quando compiono per conto del cliente operazioni finanziarie o immobiliari, oppure lo assistono in attività patrimoniali quali trasferimenti di diritti reali, gestione di beni o denaro, apertura di conti, costituzione o gestione di società, enti, trust o soggetti analoghi.
Rientrano tra le operazioni rilevanti anche gli atti negoziali con contenuto economico, incluse le transazioni in criptovalute.
Nella guida, sono individuati i particolari obblighi previsti dalle disposizioni antiriciclaggio in capo agli Avvocati.
L’avvocato, in particolare, è tenuto a svolgere l’adeguata verifica dell’identità del cliente e del titolare effettivo (ossia la persona fisica che detiene direttamente o indirettamente oltre il 25% del capitale sociale), prima del conferimento dell’incarico, utilizzando fonti come visure camerali o dichiarazioni scritte.
Deve inoltre valutare il rischio di riciclaggio o finanziamento del terrorismo considerando la natura giuridica, la condotta del cliente, la sua area geografica, nonché caratteristiche e coerenza dell’operazione. I dati raccolti vanno conservati per 10 anni.
È obbligatoria, quindi, la segnalazione all’UIF di operazioni sospette prima che vengano eseguite, salvo impedimenti oggettivi, e la comunicazione al MEF dei trasferimenti in contanti pari o superiori a 5.000 euro.
L’avvocato deve inoltre garantire la formazione propria e dei collaboratori e adottare procedure interne adeguate alla struttura dello studio.
La normativa antiriciclaggio prevede alcune modalità semplificate di adempimento per gli avvocati.
In particolare, è possibile fare affidamento sull’attestazione di un collega che abbia già assolto agli obblighi, purché corredata dalla relativa documentazione.
Inoltre, se il cliente è stato già identificato in precedenza e le informazioni risultano aggiornate e coerenti con il profilo di rischio, non è necessario ripetere l’intera procedura.
Nei casi di basso rischio, è sufficiente acquisire una fotocopia del documento di identità del cliente.
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