Appalti, Anac aggiorna il Bando tipo n. 1/2023

Pubblicato il 09 maggio 2025

Aggiornato dall’Anac il 7 maggio 2025 il Bando tipo n. 1/2023, dedicato alle procedure aperte per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra soglia.

Il bando tipo, adottato in attuazione dell’articolo 71 del codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), costituisce uno degli strumenti principali per garantire uniformità, trasparenza e correttezza nelle gare pubbliche condotte secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, basata sul miglior rapporto qualità/prezzo.

Tuttavia, a seguito dell’entrata in vigore del decreto legislativo n. 209 del 31 dicembre 2024, che ha introdotto interventi correttivi e integrativi al codice dei contratti pubblici, è emersa l’esigenza di procedere a una revisione puntuale del bando: le modifiche normative contenute nel decreto hanno infatti inciso su numerose disposizioni rilevanti, imponendo un aggiornamento delle clausole già predisposte con l’obiettivo di garantire coerenza giuridica, chiarezza interpretativa e allineamento operativo.

Proprio per assicurare un coinvolgimento ampio e trasparente degli operatori del settore e delle stazioni appaltanti, l’Anac ha avviato una consultazione pubblica sul testo aggiornato del bando tipo e sulla relativa domanda tipo, invitando i soggetti interessati a presentare osservazioni entro il 5 giugno 2025.

Le osservazioni devono essere trasmesse esclusivamente attraverso la compilazione del questionario online pubblicato sul sito istituzionale dell’Autorità, al fine di garantire l’uniformità e la tracciabilità dei contributi pervenuti.

Il nuovo quadro normativo: il D.Lgs. n. 209/2024

Il D.Lgs. n. 209/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2024 ed entrato in vigore il 1° gennaio 2025, è stato adottato in attuazione della legge delega n. 78/2022 con lo scopo di correggere, integrare e perfezionare il Codice dei contratti pubblici emanato con il D.Lgs. n. 36/2023.

Si tratta di un intervento normativo che si inserisce in un percorso più ampio di riforma della materia degli appalti pubblici, orientato a semplificare le procedure, rafforzare la trasparenza e agevolare la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti.

Tra gli aspetti qualificanti del decreto si segnalano:

Questi interventi hanno avuto un impatto diretto su molteplici norme di riferimento del Codice, rendendo necessaria una revisione sistematica dei bandi tipo già predisposti da ANAC.

Necessità di aggiornamento del Bando tipo n. 1/2023

A seguito dell’entrata in vigore del decreto correttivo, è emersa dunque la necessità di modificare le clausole del Bando tipo n. 1/2023 che risultavano non più coerenti con il nuovo impianto normativo.

In particolare, sono stati interessati gli articoli relativi alla formulazione dell’offerta tecnica, alla valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa e ai requisiti per la partecipazione delle imprese, nonché le modalità di gestione delle procedure digitali.

Oltre all’adeguamento formale ai nuovi obblighi normativi, la revisione ha perseguito finalità di:

La revisione si è inoltre estesa ad alcune sezioni non direttamente impattate dal decreto, per risolvere criticità interpretative segnalate nella prima fase di applicazione del Codice.

Il processo di revisione del Bando tipo n. 1/2023: soggetti coinvolti e approccio operativo

L’aggiornamento del Bando tipo n. 1/2023 si è configurato come un’operazione di carattere tecnico-strategico, realizzata attraverso un processo strutturato e partecipato che ha coinvolto alcune delle principali istituzioni pubbliche operanti nel settore degli appalti.

In linea con l’approccio già adottato nella fase di prima redazione del bando, anche l’attività di revisione è stata affidata a un gruppo di lavoro inter istituzionale, costituito da soggetti con competenze tecniche, operative e normative consolidate.

Questa modalità di lavoro ha consentito di garantire continuità metodologica, di valorizzare l’esperienza acquisita durante l’elaborazione della versione originaria del bando e di operare una revisione coerente con le nuove disposizioni del D.Lgs. n. 209/2024, che ha inciso in maniera significativa sul quadro normativo di riferimento.

Soggetti istituzionali coinvolti nella revisione

Il gruppo di lavoro incaricato della revisione del Bando tipo n. 1/2023 è composto da cinque enti pubblici di rilevanza strategica, selezionati per le loro funzioni specifiche nel campo della programmazione, gestione e controllo degli acquisti pubblici.

Consip S.p.A.

Consip è la centrale di committenza nazionale del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ed è uno dei principali operatori pubblici nell’ambito della razionalizzazione della spesa per beni e servizi. Il suo coinvolgimento nel processo di revisione si giustifica per l’elevato grado di specializzazione tecnica nelle procedure di gara, nonché per la sua esperienza nella gestione di bandi di gara complessi e ad alto valore economico. La partecipazione di Consip ha assicurato un contributo determinante nella revisione delle clausole attinenti all’organizzazione delle gare, alla digitalizzazione delle procedure e alla formulazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Invitalia

Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa controllata dal MEF, ha preso parte al gruppo di lavoro in virtù della propria funzione di centrale di committenza e soggetto attuatore di progetti strategici per conto della pubblica amministrazione. L’esperienza maturata nella progettazione di bandi pubblici e nella gestione di procedure ad alta complessità normativa ha rappresentato un valore aggiunto per l’elaborazione di clausole giuridicamente solide e operative. Invitalia ha fornito contributi tecnici relativi all’applicazione concreta delle norme sugli affidamenti e all’effettiva interoperabilità con l’ecosistema digitale degli appalti.

Rete dei soggetti aggregatori

I soggetti aggregatori regionali e nazionali rappresentano un nodo fondamentale del sistema degli acquisti pubblici. Si tratta di enti istituzionali che svolgono funzioni di aggregazione della domanda e conduzione centralizzata delle procedure di gara per conto delle amministrazioni pubbliche. La loro partecipazione ha garantito una visione concreta delle problematiche operative riscontrate nella prima fase di applicazione del bando. Il contributo dei soggetti aggregatori è stato orientato all’ottimizzazione delle clausole relative alla fase di selezione, alla verifica dei requisiti di partecipazione e all’esecuzione dei contratti.

Itaca

L’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale (Itaca) è una struttura tecnica delle Regioni e delle Province autonome con funzioni di coordinamento in materia di contratti pubblici. La presenza di Itaca nel gruppo di lavoro ha assicurato il raccordo tra le esigenze delle amministrazioni territoriali e i principi del Codice dei contratti pubblici. Il suo contributo è stato rilevante nella riformulazione delle clausole tecniche e nella definizione delle modalità attuative del nuovo sistema nazionale di digital procurement, in modo da garantire la coerenza tra normativa nazionale e prassi regionale.

Fondazione IFEL

La Fondazione IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale), emanazione dell’ANCI, si occupa di supporto tecnico agli enti locali in materia di finanza pubblica e contratti. La sua inclusione nel gruppo di lavoro ha consentito di rappresentare le esigenze specifiche dei comuni e delle città metropolitane, garantendo l’inclusione di punti di vista e problematiche tipiche della dimensione locale. IFEL ha contribuito alla semplificazione delle clausole e all’introduzione di modelli operativi facilmente adottabili dalle amministrazioni di piccole e medie dimensioni.

Modalità operative della revisione: metodo, criteri e obiettivi

L’intero processo di aggiornamento del Bando tipo n. 1/2023 si è basato su un approccio collaborativo e tecnico-normativo, con l’obiettivo di garantire la massima coerenza tra il bando tipo e il nuovo impianto normativo introdotto dal decreto correttivo.

Il gruppo di lavoro ha operato secondo un modello di cooperazione interistituzionale, che ha previsto:

Il metodo adottato ha valorizzato l’esperienza pratica dei partecipanti, con un forte orientamento alla semplificazione normativa e all’efficienza amministrativa. E con non limitato a recepire le modifiche introdotte dal decreto legislativo, ma volto anche a migliorare la fruibilità del bando e facilitarne l’utilizzo da parte delle stazioni appaltanti di ogni livello.

Inoltre, la revisione ha tenuto conto dell’importanza della uniformità applicativa sul territorio nazionale, favorendo l’eliminazione di ambiguità interpretative e il rafforzamento del principio di legalità sostanziale nei contratti pubblici.

Le principali novità

L’intervento normativo ha comportato un riallineamento delle clausole alle disposizioni aggiornate, ma anche un lavoro più ampio di miglioramento del testo attraverso interventi interpretativi, semplificazioni procedurali e adeguamenti tecnologici legati alla digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici.

Adeguamento normativo

Il primo nucleo di interventi ha riguardato l’adeguamento delle clausole del bando alle modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 209/2024, che ha modificato in modo selettivo ma rilevante diversi articoli del D.Lgs. n. 36/2023 (nuovo Codice dei contratti pubblici).

Le modifiche al Codice hanno avuto un impatto diretto su molteplici aspetti, tra cui:

Nel dettaglio, il bando aggiornato recepisce le nuove previsioni relative alla semplificazione documentale e alla gestione delle dichiarazioni sostitutive, fornendo modelli standard e riducendo il rischio di esclusioni per carenze formali.

Sono stati inoltre integrati i riferimenti agli istituti giuridici introdotti o modificati dal decreto, tra cui il principio del risultato, la maggiore valorizzazione del criterio qualitativo nelle offerte e il rafforzamento dei meccanismi di controllo sull’esecuzione dei contratti.

Particolare attenzione è stata dedicata alle nuove regole in materia di subappalto e all’adeguamento delle disposizioni relative alla rotazione degli affidamenti e alla parità di trattamento tra gli operatori economici, coerentemente con i principi dell’ordinamento europeo.

Interventi su aspetti non toccati direttamente dal correttivo: semplificazione e chiarezza operativa

Un secondo livello di aggiornamento ha riguardato le clausole non espressamente modificate dal D.Lgs. 209/2024, ma oggetto di revisione per motivi di chiarezza interpretativa, coerenza logica e razionalizzazione della struttura complessiva del bando.

Durante la fase di applicazione del Bando tipo n. 1/2023, le stazioni appaltanti e gli operatori economici hanno evidenziato criticità pratiche e ambiguità interpretative relative, ad esempio:

A seguito di tali segnalazioni, il gruppo di lavoro ha effettuato un’attenta revisione redazionale, intervenendo sulla terminologia utilizzata, eliminando formulazioni ambigue e inserendo note esplicative laddove necessario.

Questa attività ha prodotto un testo più lineare, leggibile e aderente alla prassi operativa, in grado di:

Inoltre, si è lavorato all’ottimizzazione dei modelli allegati (schemi di domanda, dichiarazioni, checklist), rendendoli più coerenti con la struttura del bando e riducendo il carico burocratico senza compromettere le garanzie procedurali.

Coordinamento con la digitalizzazione degli appalti pubblici: piena integrazione nel ciclo di vita digitale dei contratti

Uno degli aspetti più innovativi dell’aggiornamento riguarda il pieno coordinamento del Bando tipo con la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici, divenuta obbligatoria dal 1° gennaio 2024.

Tale digitalizzazione, prevista dagli articoli 19 e 22 del nuovo Codice, è finalizzata alla dematerializzazione completa delle fasi di programmazione, progettazione, affidamento, esecuzione e collaudo, attraverso l’utilizzo delle piattaforme certificate interoperabili con l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement).

Il nuovo bando integra specifici riferimenti alle seguenti componenti digitali:

In particolare, le clausole aggiornate prevedono che le stazioni appaltanti si avvalgano obbligatoriamente di strumenti digitali interoperabili per la gestione delle comunicazioni di gara, la ricezione delle offerte e la verifica dei requisiti, secondo modalità conformi agli standard AGID.

La digitalizzazione viene presentata non come un mero vincolo formale, ma come strumento di efficienza, trasparenza e tracciabilità, capace di:

Il Bando tipo aggiornato fornisce indicazioni operative anche in merito alla gestione degli accessi e delle identità digitali, all’uso delle firme elettroniche qualificate, e alla trasmissione strutturata dei dati in conformità con gli standard tecnici adottati da ANAC.

Aggiornamento della domanda-tipo: allineamento normativo, semplificazione operativa e consultazione pubblica

Nell’ambito dell’intervento di revisione del Bando tipo n. 1/2023, uno degli elementi centrali è rappresentato dall’aggiornamento della domanda-tipo, ovvero il modello di istanza che gli operatori economici sono tenuti a utilizzare per partecipare alle procedure di gara.

L’adeguamento della domanda-tipo non è un mero atto formale, ma costituisce un passaggio essenziale per assicurare coerenza, chiarezza e semplificazione nell’interazione tra operatori economici e stazioni appaltanti.

Uno degli obiettivi fondamentali dell’aggiornamento della domanda-tipo è stato il coordinamento puntuale con il testo del bando, al fine di:

Nel dettaglio, la domanda-tipo aggiornata è stata ristrutturata per riflettere fedelmente:

La nuova versione del modello garantisce una corrispondenza univoca tra le sezioni del bando e quelle della domanda, consentendo alle imprese di comprendere in maniera chiara quali informazioni debbano essere fornite, come debbano essere strutturate e in quale formato debbano essere trasmesse.

Semplificazione per operatori economici e stazioni appaltanti

Parallelamente all’allineamento normativo, l’aggiornamento della domanda-tipo ha perseguito l’obiettivo della semplificazione redazionale e funzionale, con l’intento di agevolare:

Il modello è stato riorganizzato per eliminare ripetizioni, chiarire passaggi complessi e integrare spiegazioni operative laddove necessarie. Inoltre, è stato introdotto un linguaggio più lineare e tecnico, compatibile con l’automazione dei controlli e la lettura assistita da sistemi digitali.

Alcuni esempi concreti di semplificazione includono:

Consultazione pubblica: modalità e tempistiche per l’invio delle osservazioni

Per garantire la partecipazione attiva degli stakeholder e la massima trasparenza nel processo di aggiornamento, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha avviato una consultazione pubblica aperta sul nuovo Bando tipo n. 1/2023 aggiornato e sulla domanda-tipo coordinata.

Termine per la partecipazione

La consultazione resterà aperta fino al 5 giugno 2025 alle ore 23:59, data entro la quale le osservazioni dovranno pervenire all’Autorità.

Modalità esclusiva per l’invio dei contributi

ANAC ha chiarito che l’unica modalità valida per l’invio delle osservazioni è la compilazione del questionario online, disponibile sul proprio sito istituzionale. Non saranno presi in considerazione contributi trasmessi via email, PEC o altri canali.

Questa modalità centralizzata permette di:

Documentazione a supporto: accesso facilitato ai materiali in consultazione

Per agevolare la consultazione e la comprensione delle proposte di aggiornamento, l’Autorità ha messo a disposizione:

Indicazioni operative e responsabilità dei partecipanti

Gli stakeholder interessati – stazioni appaltanti, centrali di committenza, ordini professionali, associazioni di categoria, imprese e consulenti – sono invitati a:

  1. analizzare attentamente i documenti pubblicati in consultazione;
  2. compilare il questionario con osservazioni circostanziate, proposte di modifica e segnalazioni operative;
  3. inviare il tutto esclusivamente tramite la piattaforma online ANAC entro la scadenza fissata.

La qualità e la pertinenza dei contributi pervenuti saranno fondamentali per il perfezionamento del bando e della domanda, con l’obiettivo condiviso di promuovere un sistema di appalti pubblici più efficiente, trasparente e digitale.

In breve

Oggetto dell’aggiornamento

Domanda-tipo per la partecipazione alle gare sopra soglia, coordinata con il Bando tipo n. 1/2023 aggiornato.

Finalità principali

- Allineamento con il nuovo bando
- Eliminazione di sovrapposizioni normative
- Semplificazione per operatori economici e stazioni appaltanti

Modifiche apportate

- Revisione della struttura del modulo
- Linguaggio semplificato e tecnico
- Integrazione con il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE)
- Tabelle e campi precompilati

Vantaggi operativi

- Riduzione degli errori formali
- Facilitazione delle verifiche documentali
- Migliore leggibilità per sistemi digitali

Consultazione pubblica

Consultazione ANAC su bando e domanda-tipo

Modalità di partecipazione

Solo tramite questionario online disponibile sul sito ANAC

Scadenza invio contributi

5 giugno 2025, ore 23:59

Documenti disponibili

- Bando tipo aggiornato
- Domanda-tipo ristrutturata
- Schema PDF del questionario (solo a fini illustrativi)

Avvertenze

Non saranno accettati contributi trasmessi con modalità diverse da quella indicata

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