Apprendistato e contratti di formazione e lavoro nella P.A. Obblighi contributivi
Pubblicato il 03 febbraio 2025
Quali sono gli obblighi contributivi in carico alle pubbliche amministrazioni che assumono personale con contratti di apprendistato o formazione e lavoro?
Questo l’argomento al centro della circolare n. 31 del 30 gennaio 2025, in cui l’Inps fornisce tutti i chiarimenti necessari.
Vediamo di che si tratta.
Il contesto normativo
Il decreto ministeriale del 21 dicembre 2023, attuativo dell’articolo 3 ter del decreto legge n. 44/2023, stabilisce i criteri per il reclutamento di giovani nella Pubblica Amministrazione con le due tipologie contrattuali specifiche:
- contratto di apprendistato, rivolto a giovani laureati selezionati su base territoriale;
- contratto di formazione e lavoro, destinato a studenti sotto i 24 anni assunti attraverso convenzioni con istituzioni universitarie riconosciute.
Entrambe le misure rispondono all’esigenza di incrementare il numero di giovani impiegati nella pubblica amministrazione, favorendo il ricambio generazionale e il miglioramento delle competenze professionali all’interno degli enti pubblici.
Tra gli aspetti principali contenuto nel decreto ministeriale 21 dicembre 2023 troviamo:
- selezione pubblica trasparente attraverso il portale InPA;
- durata massima dei contratti fino al 31 dicembre 2026;
- inquadramento retributivo nell’area dei funzionari della Pubblica Amministrazione.
Le principali novità introdotte dall’articolo 3 ter del decreto legge n. 44/2023 includono invece:
- possibilità di assunzione per le PA fino al 10% della propria capacità di assunzione (20% per Comuni, Province e Città Metropolitane);
- deroga alle procedure di mobilità, consentendo assunzioni più rapide;
- esenzione dall’applicazione del Capo V del D.Lgs. 81/2015, che disciplina l’apprendistato nel settore privato.
Pubbliche amministrazioni destinatatie
Le disposizioni della circolare riguardano tutte le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 165/2001.
- Ministeri e Agenzie Governative.
- Regioni, Comuni, Province e Città Metropolitane.
- Enti Locali e Organismi pubblici.
- Università e Istituzioni di Ricerca.
- ASL e altri enti del Servizio Sanitario Nazionale.
Contratto di apprendistato a tempo determinato nella PA: caratteristiche
- Durata massima: 36 mesi (tre anni).
- Selezione pubblica tramite il portale InPA, con procedure trasparenti e aperte ai candidati in possesso dei requisiti richiesti.
- Inquadramento nell’area dei funzionari della Pubblica Amministrazione, con livello retributivo iniziale stabilito dalla normativa vigente.
- Possibilità di stabilizzazione al termine del contratto, previa valutazione positiva delle competenze acquisite.
Contratto di formazione e lavoro nella PA: caratteristiche
- Destinato a studenti under 24 che abbiano completato gli esami previsti dal loro piano di studi.
- Assunzione temporanea attraverso convenzioni con Università e istituzioni di formazione.
- Finalità formativa, con percorsi di affiancamento e sviluppo delle competenze professionali.
- Durata massima: fino al 31 dicembre 2026, in base alle disponibilità delle PA.
Obblighi contributivi per la pubblica amministrazione
I contributi previdenziali devono essere versati ai fondi e alle casse di appartenenza, tra cui:
- CPDEL (Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali).
- CTPS (Cassa Trattamenti Pensionistici dello Stato).
- FPLD (Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti).
- ex ENPAS (Ente Nazionale Previdenza e Assistenza per i Dipendenti Statali).
- ex INADEL (Istituto Nazionale Assistenza Dipendenti Enti Locali).
L’iscrizione a uno di questi fondi dipende dal tipo di ente pubblico e dalla qualifica del lavoratore assunto.
Contributi per il trattamento di fine rapporto
Le Pubbliche Amministrazioni sono tenute al versamento del TFR per i lavoratori assunti con apprendistato e contratto di formazione e lavoro.
Contributo NASpI
Il contributo NASpI è calcolato sulla retribuzione imponibile ai fini previdenziali e prevede le seguenti aliquote:
- 1,31% di contributo ordinario (ai sensi della legge 92/2012, articolo 2, comma 2).
- 0,30% di contributo integrativo, destinato ai Fondi interprofessionali per la formazione continua.
- Totale: 1,61% della retribuzione imponibile.
Esenzione dal contributo addizionale
Le pubbliche amministrazioni non sono tenute a versare il contributo addizionale del 1,40%, previsto normalmente per i contratti a termine nel settore privato.
Come dichiarare i lavoratori nel flusso Uniemens
Ecco le modalità con cui le pubbliche amministrazioni devono inserire i dati dei lavoratori nel flusso Uniemens.
Sezione <ListaPosPa>: Identificazione della tipologia di contratto
Nel flusso Uniemens-ListaPosPA, le PA devono utilizzare i seguenti codici <Tipo Impiego> per segnalare la tipologia contrattuale:
- Codice “48” Contratto di apprendistato a tempo determinato (DL 44/2023).
- Codice “49” Contratto di formazione e lavoro (DL 44/2023).
Sezione <PosContributiva>: determinazione del contributo dovuto
Nella sezione <PosContributiva> del flusso Uniemens, le PA devono inserire i codici specifici per i lavoratori assunti:
- Codice “AD” Apprendistato a tempo determinato (DL 44/2023).
- Codice “CL” Contratto di formazione e lavoro (DL 44/2023).
Per la corretta determinazione dei contributi dovuti, devono inoltre essere utilizzati i seguenti codici <TipoContribuzione>:
- “ID” Lavoratore in CFL o Apprendista ex DL 44/2023 con contribuzione DS e IVS in misura piena.
- “IG” Lavoratore in CFL o Apprendista ex DL 44/2023 con contribuzione DS e IVS con contributo ex Gescal ridotto.
- “IS” Lavoratore in CFL o Apprendista ex DL 44/2023 con sola contribuzione DS.
Regolarizzazione e adempimenti per il 2024-2025
Le pubbliche amministrazioni che hanno assunto giovani lavoratori con contratto di apprendistato o contratto di formazione e lavoro nel corso del 2024 e gennaio 2025 devono effettuare la regolarizzazione dei contributi previdenziali e assistenziali.
Vediamo come.
Chi deve effettuare la regolarizzazione
Le PA che hanno:
- assunto giovani laureati con contratto di apprendistato a tempo determinato;
- stipulato convenzioni con università per l’assunzione di studenti under 24 con contratto di formazione e lavoro.
Quali contributi devono essere regolarizzati
- Contributi previdenziali agli enti di riferimento (CPDEL, CTPS, FPLD, ex ENPAS, ex INADEL).
- Contributo NASpI pari all’1,61% della retribuzione imponibile, con esenzione dal contributo addizionale dell’1,40%.
- Trattamento di Fine Rapporto (TFR) per i lavoratori a tempo determinato.
Utilizzo dei flussi DM/VIG
Per effettuare la regolarizzazione dei contributi relativi al periodo gennaio 2024 - gennaio 2025, le Pubbliche Amministrazioni devono trasmettere i dati corretti attraverso i flussi DM/VIG, il sistema utilizzato per la regolarizzazione contributiva, permettendo alle PA di correggere o integrare i dati già trasmessi all’Inps nei mesi precedenti.
Come trasmettere la regolarizzazione
Le PA devono:
- predisporre la documentazione necessaria per correggere eventuali errori contributivi;
- compilare il flusso DM/VIG, specificando i contributi mancanti o errati;
- inviare la richiesta di regolarizzazione all’INPS entro i termini previsti.
Le istruzioni dettagliate su come utilizzare il flusso DM/VIG sono fornite nel "Manuale procedura Iscrizione e Variazione Azienda su web internet", allegato alla circolare n. 80 del 25 giugno 2014.