Arbitrato rituale in caso di dubbi sulla volontà dei contraenti

Pubblicato il 08 aprile 2015 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 6909 del 7 aprile 2015, ha ricordato come il lodo pronunciato nell'arbitrato rituale, per la volontà delle parti che lo hanno preferito alla giurisdizione ordinaria, abbia valore ed efficacia di sentenza, come se fosse stato pronunciato dai giudici statuali.

Nel testo della medesima pronuncia i giudici di legittimità hanno, altresì, enunciato il principio di diritto secondo cui, nel caso in cui residuino dubbi sulla effettiva volontà dei contraenti contenuta nel patto compromissorio, si deve optare per la natura rituale dell'arbitrato, tenuto conto che la deroga alla norma per cui il lodo ha l'efficacia della sentenza giudiziaria, ha natura eccezionale.

E ciò, anche nel vigore della disciplina vigente anteriormente alla riforma del 2006.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Donazione di quote societarie: quando spetta l’esenzione

28/10/2025

Bonus ristrutturazioni 2025: esclusa la detrazione al 50% per i residenti all’estero

28/10/2025

Immobile iscritto in catasto? Imu è dovuta anche senza abitabilità

28/10/2025

MIMIT, nuovi incentivi per le aree di crisi industriale di Brindisi e del Leccese

28/10/2025

Assunzione a termine: attenzione alla causale sostitutiva. I requisiti essenziali

28/10/2025

Nuovi codici ATECO e adempimenti collegati

28/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy