Associazione per delinquere anche se l'istigazione alla violenza avviene su internet

Pubblicato il 01 agosto 2013 E' legittimo ravvisare l'esistenza di un’associazione a delinquere anche nel caso in cui l'incitamento alla violenza ed all'odio razziale avvenga “in rete”. Lo ha sostenuto la terza sezione penale della Corte di cassazione, con sentenza n. 33179 del 31 luglio 2013.

Il caso riguarda il ricorso presentato da un moderatore nonché coordinatore di un blog, in cui si inneggiava alla superiorità razziale, si faceva proselitismo e si istigava a compiere azioni dimostrative in Italia. Il ricorrente lamentava la mancanza di giurisdizione da parte del magistrato italiano, visto che il sito era stato costituito negli Usa ed il server era collocato al di fuori del territorio italiano.

Ma la Corte di cassazione ha ribattuto che la competenza del giudice italiano sorge nel momento in cui le istigazioni alla violenza vengono percepite da soggetti che si trovano in Italia. Infine, per il fatto che il sito internet è provvisto di stabilità ed organizzazione, anche la comunità virtuale è idonea a configurare l'associazione per delinquere.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Prevedi, cosa cambia dal 1° ottobre

22/08/2025

Indennità di disoccupazione: niente restituzione senza reintegra effettiva

22/08/2025

Entrate: effetti fiscali su concordato e branch exemption

22/08/2025

ASSE.CO è esclusiva dei consulenti del lavoro

22/08/2025

Corte UE: favor rei anche per sanzioni amministrative penali

22/08/2025

Dazi, dichiarazione congiunta Usa-Ue

22/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy