Attesi chiarimenti dell’agenzia dell’Entrate sullo Scudo fiscale ter

Pubblicato il 09 settembre 2009

Con una modifica all’emendamento al decreto “anticrisi”, i termini di avvio dello scudo fiscale sono stati anticipati dal 15 ottobre al 15 settembre p.v. e sono stati rivisti anche i reati che rientrano nella sanatoria. Le nuove misure stabiliscono che nessun reato potrà più essere salvato, ad eccezione della dichiarazione infedele e dell'omessa dichiarazione.

Così, dalla prossima settimana fino al 15 aprile 2010 i contribuenti avranno la possibilità di favorire il rientro dei capitali depositati all’estero. La legge prevede l'istituzione di un'imposta straordinaria sulle attività finanziarie e patrimoniali detenute fuori dal territorio dello Stato, a condizione che le stesse vengano rimpatriate in Italia da Paesi extra Ue e regolarizzate. L’imposta si applica su di un rendimento lordo presunto in ragione del 2% l’anno per i cinque anni precedenti il rimpatrio, con un’aliquota complessiva del 50% annuo, comprensiva di interessi e sanzioni, senza diritto allo scomputo di eventuali ritenute o crediti.

In sintesi, l’aliquota sarà del 5% sulle attività finanziarie e patrimoniali detenute almeno al 31 dicembre 2008 o rimpatriate e regolarizzate a partire dal 15 settembre 2009 e fino al 15 aprile 2010. La procedura, benché lineare, necessita di ulteriori chiarimenti e l’Amministrazione finanziaria si sta adoperando per predisporre le linee giuda da inviare agli operatori. È atteso, così, un vademecum, che sarà accompagnato dal nuovo modello di dichiarazione riservata e il codice tributo utile a versare la sanzione del 5%. L’agenzia delle Entrate dovrà, poi, aggiornare la lista dei Paesi extra Ue che garantiscono un adeguato scambio di informazioni con l’Italia e in relazione ai quali si potrà, su richiesta dell'Unione, procedere con la regolarizzazione dei beni. Al momento è atteso un documento provvisorio; successivamente saranno raccolte le osservazioni dei soggetti coinvolti nella sanatoria e si potrà arrivare alla formulazione di un’unica circolare interpretativa.

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