Avviamento valutato col metodo patrimoniale complesso

Pubblicato il 21 settembre 2010
Con sentenza n. 82/15/2010 del 14 luglio scorso, la Commissione tributaria regionale di Milano ha rigettato l'appello proposto da una società contribuente avverso la decisione con cui i giudici di primo grado avevano confermato una rettifica operata dall'Agenzia delle entrate ai fini dell'imposta di registro; in particolare, l'accertamento del Fisco era riferito ad un atto di cessione di ramo d'azienda della società in ordine al quale il valore dell'avviamento era stato valutato per tramite del metodo patrimoniale complesso. 

I giudici milanesi hanno ritenuto corretta la scelta adottata dall'amministrazione ritenendo, per contro, inadeguato l'eventuale utilizzo del metodo patrimoniale semplice, per come rivendicato dalla contribuente. Per un settore come quello in esame, quello bancario, – si legge nel testo della decisione - il metodo patrimoniale complesso risulta essere il sistema più adeguato in quanto esprime meglio il valore complessivo dell'azienda, comprensivo dei beni immateriali non contabilizzati, quale l'avviamento.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contributi Inpgi, le prossime scadenze da ricordare

23/06/2025

Accesso abusivo alle e-mail dei dipendenti: amministratore IT condannato

23/06/2025

Revoca dall'uso aziendale di non assorbire il superminimo: quando è legittima

23/06/2025

Il periodo di prova

23/06/2025

Dimissioni per fatti concludenti

23/06/2025

Dl Omnibus 2025: Sugar Tax rinviata e IVA ridotta per l’arte

23/06/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy