Avvocati – dipendenti pubblici part time: la questione alla Consulta

Pubblicato il 07 dicembre 2010 Dopo che la Corte di giustizia Ue, con sentenza dello scorso 2 dicembre, ha ritenuto legittima la normativa nazionale italiana che nega ai dipendenti pubblici impiegati in una relazione di lavoro a tempo parziale l’esercizio della professione di avvocato disponendo la loro cancellazione dall’albo degli avvocati è ora la Corte di cassazione, a Sezioni unite, ad essersi pronunciata sulla vicenda.

Con ordinanza n. 24689 del 6 dicembre, la Corte di legittimità, sostenendo che la detta incompatibilità, introdotta con la Legge n. 339/2003, risulterebbe lesiva delle “legittime aspettative e affidamento nella certezza del diritto e nella sicurezza giuridica” delle situazioni esistenti e dei rapporti giuridici in atto. I giudici di Cassazione hanno così deciso di rinviare la decisione della questione alla Corte costituzionale sospendendo, contestualmente, l'efficacia delle decisioni con cui il Consiglio nazionale forense ha disposto la cancellazione dall'albo degli avvocati-dipendenti pubblici part-time.
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