Avvocati penalisti: trasparenza sui dati della prescrizione

Pubblicato il 18 dicembre 2019

Le Camere penali hanno scritto una lettera aperta al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, chiedendogli di fornire i dati sulla prescrizione dei reati.

L’Unione delle Camere penali italiane - da tempo mobilitata contro la riforma della prescrizione che, salvo interventi dell’ultimo minuto, dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2020 - ha promosso un ulteriore tentativo per essere ascoltata dopo le varie, e a quanto pare vane, iniziative di sciopero tenute negli ultimi tempi.

Camere penali chiedono al Guardasigilli di fornire i dati

Gli avvocati penalisti hanno inoltrato una lettera al Guardasigilli, Alfonso Bonafede, datata 17 dicembre, con cui, nel ribadire la “fermissima opposizione dei penalisti italiani alla riforma della prescrizione che reca la Sua firma” a fronte della determinazione dello stesso ministro a respingere ogni invito, anche all’interno della maggioranza di Governo - dove, come noto, le posizioni di alcune parti politiche sarebbero ben lontane dal quelle di Bonafede e del M5S – chiedono trasparenza, correttezza e completezza delle informazioni.

Gli avvocati dell’UCPI invitano il ministro a mettere a disposizione di tutti i Parlamentari, e di tutti i cittadini, i dati – degli ultimi dieci anni, diciamo- che ci consentano di sapere quali siano i reati falcidiati dalla vituperata prescrizione, e dunque a vantaggio di quali soggetti o categorie sociali ed in danno di quali”.

“Vi sentiamo ripetere che questa riforma sarà una svolta di civiltà perché abolirà questo odioso strumento di privilegio dei ricchi e dei potenti, che la “fanno franca” dai reati di grave allarme sociale che essi commettono in tal modo impunemente, frustrando le aspettative di Giustizia delle parti offese e di tutti i cittadini. Bene.” – si legge nella missiva –Abbiamo il diritto di verificare questa affermazione con i numeri, con le statistiche?”.

Avvocati uniti contro la riforma

Da segnalare che contro la riforma della prescrizione, e segnatamente contro lo stop della prescrizione dopo la sentenza penale di primo grado, l’Avvocatura tutta si è dimostrata compatta nell’esprimere una posizione di netta contrarietà.

Innumerevoli sono le iniziative promosse dalle varie anime della categoria, iniziative che finora non sembrano aver smosso la ferma posizione del Guardasigilli.

Si ricordano, tra le ultime, la campagna social avviata dall’Organismo congressuale forense contro lo stop alla prescrizione e la maratona oratoria organizzata dalle Camere penali durante l'ultima astensione di inizio dicembre (2-6 dicembre).

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