Avvocato responsabile se allunga i tempi per il soddisfacimento del credito del cliente

Pubblicato il 27 luglio 2010
Con ordinanza depositata lo scorso 26 luglio, la n. 17506, la Cassazione ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano condannato un legale al risarcimento dei danni subiti dal cliente per avere, il primo, attivato una procedura ordinaria, anziché il più veloce procedimento monitorio, al fine di ottenere il pagamento dei compensi professionali dell'assistito, un architetto. 

Per la Corte di legittimità, l'avvocato, nell'allungare senza motivo i tempi di soddisfacimento del credito del cliente, avrebbe violato il dovere di diligenza rispetto all'adempimento delle obbligazioni inerenti all'esercizio della propria attività professionale. In particolare – si legge nel testo della decisione – il danno arrecato al rappresentato era da ravvisare “nella circostanza che, fatto ricorso al procedimento monitorio giustificato dall'abbondante documentazione a disposizione, sarebbe stato agevole ottenere la provvisoria esecuzione ove le controparti avessero proposto opposizione, quindi il soddisfacimento del credito senza attendere i tempi lunghi del procedimento ordinario”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Frontalieri. Corte di giustizia UE: stessi diritti dei lavoratori residenti

17/05/2024

Decreto Agricoltura, dal bonus Zes unica allo stop al fotovoltaico

17/05/2024

Inerenza dei costi: da valutare la funzionalità alla produzione del reddito

17/05/2024

CCNL Alimentari cooperative - Flash

17/05/2024

Decreto Superbonus, ok alla fiducia in Senato. Tutte le novità

17/05/2024

Bonus ricerca e sviluppo: online Albo dei certificatori

17/05/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy