Banche dati solo digitali con aliquota Iva ordinaria

Pubblicato il 02 marzo 2019

Nella risposta n. 69 del 1° marzo 2019, l’Agenzia delle Entrate affronta la questione del trattamento, ai fini Iva, della fornitura di banche dati, ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettera a) della Legge n. 212/2000.

In sintesi, la risposta dell’Agenzia è che la fornitura di banche dati elettroniche e servizi di editoria, privi dei codici identificativi internazionali Isbn e Issn, è soggetta ad aliquota Iva ordinaria.

Fornitura prodotti digitali senza codici Isbn e Issn

L’istante è una società che offre servizi di banche dati elettroniche, di editoria per via telematica e di commercializzazione di software gestionali finalizzati all’aggiornamento professionale continuo dei consulenti del lavoro e dei responsabili del personale aziendale.

La stessa chiede di conoscere se, dopo l’entrata in vigore della Direttiva Ue 2018/1713, sia ancora necessaria l’attribuzione dei codici identificativi internazionali Isbn e Issn per fruire dell’applicazione dell’aliquota Iva del 4% sulla vendita e sulla distribuzione elettronica dei suddetti prodotti editoriali.

No all’aliquota Iva ridotta per le banche dati senza codici Isbn e Issn

L’Agenzia, nel rendere la sua risposta, ripercorre la normativa di riferimento e la prassi che nel tempo è stata emanata riguardo ai prodotti editoriali di cui al numero 18) della tabella A, parte II, allegata al d.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633, anche alla luce delle modifiche normative recentemente intervenute a livello unionale.

Proprio la recente direttiva dell’Unione europea n. 2018/1713 ha specificato che gli Stati membri, che al 1° gennaio 2017 applicavano l’aliquota Iva ridotta alla fornitura di libri, giornali e periodici su supporto fisico, possono riservare lo stesso trattamento anche alla fornitura degli stessi beni per via elettronica, in conformità con quanto stabilito dall’allegato III, punto 6), della Direttiva n. 112 del 2006.

I prodotti che vengono offerti dalla società istante, per i quali la stessa afferma di non aver richiesto i codici identificativi Isbn e Isnn, sono: guide pratiche, guide normative, quesiti e risposte, scadenzario degli adempimenti, codici normativi e legislazione vigenti, prassi, giurisprudenza ecc..

Tali prodotti risultano, di fatto, privi delle caratteristiche richieste ai fini dell’applicabilità della disposizione agevolativa in argomento, ossia “consentire all’abbonato di acquisire il contenuto digitalizzato di libri e altre pubblicazioni aventi le caratteristiche di giornali, notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici, muniti di codice ISBN o ISSN” (risoluzione 120/E/2017).

Pertanto, conclude la risposta n. 69/E, in mancanza del requisito concernente la messa a disposizione del contenuto digitalizzato di libri e altre pubblicazioni aventi le caratteristiche dei prodotti editoriali sopra richiamati e muniti di codice Isbn o Issn, la fornitura delle banche dati solo digitali e prive dei codici identificativi internazionali non può essere assoggettata ad Iva con applicazione dell’aliquota agevolata al 4%.

Alle suddette operazioni si dovrà, quindi, applicare l’aliquota Iva ordinaria.

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