Beni pubblici dello Stato e relativa alienabilità. Studio del Notariato

Pubblicato il 22 luglio 2017

Alienazione dei beni pubblici dello Stato” è il tema di uno degli ultimi studi del Notariato, il n. 17-2017/C, approvato dalla Commissione Studi Pubblicistici il 25 maggio 2017.

Nell’elaborato viene fornita una disamina sulla disciplina dei beni pubblici di proprietà dello Stato e delle principali procedure utilizzabili per la relativa vendita.

Detti beni, in virtù della loro funzione di pubblico interesse, sono, infatti, assoggettati ad un regime speciale con riferimento, in particolare, al profilo della circolazione, preclusa o comunque limitata dallo specifico vincolo di destinazione all’uso pubblico.

Il Notariato riassume quindi i modi di acquisto della demanialità e della indisponibilità patrimoniale dei suddetti beni, soffermandosi anche sulla modalità di perdita di tali qualità, e, quindi, sulla “sclassificazione” degli stessi, ossia la cessazione della destinazione pubblicistica, che determina il passaggio dei beni in oggetto al regime della disponibilità.

Nel testo, viene quindi presa in considerazione anche la normativa volta a realizzare “la c.d. privatizzazione del patrimonio immobiliare pubblico”, e l’assetto relativo all’amministrazione di questi beni.

Lo studio – diffuso sul sito istituzionale del Notariato – viene, in definitiva, a costituire un prospetto di riferimento per quel che riguarda le principali procedure di alienazione dei beni immobili di proprietà dello Stato, nelle quali possa “venire in rilievo il ruolo del notaio”.

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