“Beps” Multinazionali con obbligo di rendiconto

È stato pubblicato, sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 56 dell'8 marzo 2017, il decreto MEF che attua il progetto Ocse “Beps” (Base erosion and profit shifting), delle direttive Ue relative allo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale per le multinazionali.

I termine “Beps” racchiude l’insieme di strategie fiscali che le imprese attuano per erodere la base imponibile e sottrarre imposte al fisco, ad esempio con la traslazione dei profitti da paesi ad alta imposizione a paesi a tassazione nulla o ridotta o con manovre sui prezzi di trasferimento.

Il decreto reca gli obblighi di rendicontazione all'Agenzia delle Entrate delle imprese multinazionali (c.d. “country by country reporting”), stabilendo la decorrenza dai periodi d’imposta che iniziano in data 1° gennaio 2016 o in data successiva. La rendicontazione è paese per paese con riferimento ad un gruppo multinazionale.

Gli interessati

Secondo il decreto MEF del 23 febbraio 2017, sono tenuti agli obblighi:

- le società controllanti capigruppo di un gruppo multinazionale residente nel territorio dello Stato, ai sensi dell’art. 73 del TUIR, che hanno obbligo di redazione del bilancio consolidato, se il gruppo ha un fatturato consolidato nel periodo d’imposta precedente di almeno 750 milioni di euro e se le società non sono, a loro volta, controllate da altre società o enti;

- le entità appartenenti al gruppo multinazionale, diverse dalla controllante capogruppo, residenti in Italia, nel caso la controllante è residente in uno Stato che:

• non ha ancora introdotto per le proprie controllanti l’obbligo di rendicontazione in esame;
• non ha con l’Italia un accordo per lo scambio delle suddette rendicontazioni;
• è inadempiente agli obblighi di scambio di dati.

Semplificazioni sono contemplate nel caso in cui sussistano più società dello stesso gruppo multinazionale residenti in Italia, in tal caso il gruppo stesso può designare una controllata a presentare il country by country reporting.