Black list: dai professionisti e le categorie l’importanza di un periodo di tolleranza sulle sanzioni

Pubblicato il 28 ottobre 2010

Con lo stesso fervore con cui si sta reclamando da più tempo una proroga dei termini per la comunicazione telematica delle operazioni compiute con i Paesi black list, allo stesso modo avanza da parte delle categorie e dei contribuenti la richiesta di una moratoria sulle sanzioni, almeno estesa al primo periodo di applicazione della norma.

Proprio per i numerosi problemi di ordine pratico legati al nuovo obbligo di comunicazione delle operazioni con Paesi a fiscalità privilegiata sembrerebbe opportuno, infatti, un ingresso graduale nel nuovo regime, cui affiancare un iniziale periodo di "comprensione" sull’applicazione delle sanzioni, al fine di dare la giusta tranquillità a tutti coloro che risultano impegnati nei nuovi adempimenti.

Dal mondo professionale e da quello delle categorie di artigiani e commercianti si alza un coro di interrogativi che sottolinea come sia ancora alto il rischio di commettere errori. Enrico Zanetti, coordinatore dell’ufficio studi del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha affermato che “i molti dubbi che ancora ci sono rappresentano un ostacolo alla compilazione in tempi rapidi della comunicazione”. Allo stesso tempo, Andrea Trevisani di Confartigianato sottolinea come “per i rapporti con stabili organizzazioni o rappresentanti fiscali occorre risalire tutta la catena a monte per vedere se l’ultimo soggetto è in un paese black list”. Ma tutto ciò “non è facile e richiede tempo”.

Da ciò la richiesta di un periodo di tolleranza sulle sanzioni come avvenuto per gli elenchi Intrastat.

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