Il bonus per l’assunzione di detenuti rappresenta una delle misure più significative tra gli strumenti di politica attiva del lavoro finalizzati al reinserimento sociale delle persone sottoposte a esecuzione penale.
L’incentivo, disciplinato originariamente dalla Legge 22 giugno 2000, n. 193 (cosiddetta “Legge Smuraglia”), è stato oggetto di importanti aggiornamenti con il Decreto-Legge 11 aprile 2025, n. 48 (“Decreto Sicurezza”), convertito con modificazioni dalla Legge 9 giugno 2025, n. 80.
Il provvedimento ha esteso il perimetro dei soggetti beneficiari e semplificato alcune procedure amministrative, rafforzando così il legame tra politiche di sicurezza, inclusione lavorativa e responsabilità sociale d’impresa.
La misura nasce con una duplice finalità:
Il lavoro penitenziario è considerato parte integrante del percorso di rieducazione previsto dall’articolo 27 della Costituzione italiana. In questa prospettiva, l’agevolazione assume un valore sociale oltre che economico.
Le principali fonti che disciplinano la misura sono:
Le modifiche introdotte dal Decreto Sicurezza 2025 (D.L. n. 48/2025) incidono in modo significativo sul sistema delle agevolazioni previste per il lavoro penitenziario. Tra le principali novità si segnalano:
Possono accedere al credito d’imposta e agli sgravi contributivi:
Credito d’imposta
L’impresa può beneficiare di un credito d’imposta mensile per ciascun lavoratore assunto:
Il credito è riconosciuto nei limiti del costo effettivamente sostenuto per il lavoratore, fino a un massimo annuo di 250.000,00 euro per impresa.
In caso di contratto a tempo parziale, l’importo è proporzionalmente ridotto in base alle ore effettivamente lavorate.
Sgravi contributivi
Le agevolazioni contributive prevedono la riduzione del 95% delle aliquote previdenziali e assistenziali dovute:
L’esonero contributivo si applica anche per un periodo post-detentivo:
Il credito d’imposta è riconosciuto:
Il beneficio è cumulabile con altre agevolazioni fiscali e contributive, nei limiti previsti dalla normativa europea sugli aiuti di Stato (Regolamento UE n. 651/2014).
Le imprese devono rispettare i seguenti requisiti:
L’iter per accedere al credito d’imposta per l’assunzione di detenuti segue una scansione annuale precisa, definita dalla normativa attuativa della Legge Smuraglia e confermata dalle disposizioni vigenti.
Presentazione dell’istanza, entro il 31 ottobre di ogni anno
Le imprese che intendono beneficiare dell’agevolazione devono presentare una richiesta formale alla Direzione dell’istituto penitenziario presso cui operano o dal quale proviene il personale assunto.
Nell’istanza deve essere indicato:
Trasmissione ai Provveditorati regionali, entro il 15 novembre
Entro tale termine, le Direzioni degli istituti penitenziari trasmettono le domande ricevute ai rispettivi Provveditorati regionali dell’Amministrazione penitenziaria, corredate della documentazione prevista e dei dati riepilogativi delle richieste aziendali.
Determinazione degli importi, entro il 15 dicembre
I Provveditorati regionali inoltrano le istanze al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (DAP), che provvede a:
L’elenco ufficiale e gli importi riconosciuti sono pubblicati sul sito istituzionale del Ministero della Giustizia.
Una volta riconosciuto, il credito d’imposta può essere utilizzato secondo le seguenti modalità:
Il credito è fruibile solo a maturazione avvenuta, ossia dopo l’effettiva assunzione e il regolare svolgimento del rapporto di lavoro con il detenuto o internato.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".