Bonus rottamazione auto: fino a 11.000 euro per veicoli elettrici

Pubblicato il 21 maggio 2025

Nel corso della revisione del Pnrr emerge un nuovo progetto dedicato alla rottamazione dei veicoli inquinanti, finanziato grazie a circa 597 milioni di euro provenienti da fondi inizialmente destinati allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica elettrica. Dunque la cabina di regia del Pnrr a Palazzo Chigi ha suggerito di riallocare quasi 600 milioni di euro, spostando i fondi originariamente destinati alle colonnine di ricarica verso la sostituzione di più di 39 mila auto inquinanti con veicoli elettrici.

L’iniziativa punta a favorire la sostituzione delle auto con motori a combustione con veicoli a emissioni zero, in particolare nelle zone urbane più soggette a inquinamento. I contributi maggiori saranno riservati alle famiglie con ISEE più basso, mentre anche le microimprese potranno beneficiare di incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici.

Viene rafforzata la strategia ecologica nazionale con interventi mirati e dal rapido impatto positivo.

La proposta, già approvata dalla cabina di regia, dovrà ora passare attraverso ulteriori verifiche parlamentari e comunitarie.

Cosa prevede il bonus rottamazione?

Il contributo economico potrà arrivare fino a 11 mila euro per le famiglie con un ISEE fino a 30 mila euro, mentre per chi ha un reddito compreso tra 30 e 40 mila euro il bonus sarà di 9 mila euro. Un’occasione importante soprattutto per chi ha meno disponibilità economica, perché gli incentivi sono pensati proprio per favorire chi ha bisogno di un sostegno maggiore.

Non solo i privati, però, potranno beneficiare di questo incentivo: anche le microimprese che devono acquistare veicoli commerciali elettrici per il trasporto merci rientrano nel programma. Per loro è previsto un contributo che copre fino al 30% del costo del mezzo, con un tetto massimo di 20 mila euro.

Infine, l’iniziativa sarà soprattutto concentrata nelle città più inquinate, dove l’impatto positivo di questa misura sarà più significativo.

Attenzione però: per usufruire del bonus c’è tempo fino al 30 giugno 2026.

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