Bonus vacanze su App Io, ok del Garante della privacy

Pubblicato il 17 giugno 2020

L’articolo 176 del Dl n. 34/2020, recante “Tax credit vacanze”, stabilisce che per il periodo d'imposta 2020 è riconosciuto un credito in favore dei nuclei familiari con ISEE in corso di validità, ordinario o corrente (…) non superiore a 40.000 euro, utilizzabile, dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, nonché dagli agriturismo e dai bed & breakfast in possesso dei titoli prescritti dalla normativa nazionale e regionale per l'esercizio dell'attività turistico ricettiva. 

Tale credito – c.d. “bonus vacanze, utilizzabile da un solo componente per nucleo familiare, è riconosciuto a condizione che, tra le altre cose, le spese siano sostenute in un'unica soluzione e il totale del corrispettivo sia documentato da fattura elettronica o documento commerciale, il quale indichi il codice fiscale del soggetto che intende fruire del credito. 

L’agevolazione è fruibile nella misura dell’80 per cento “d'intesa con il fornitore presso il quale i servizi sono fruiti, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto”, e nella restante misura del 20 per cento “in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi da parte dell'avente diritto”. 

Bonus vacanze su App Io. Parere del Garante della privacy

Ieri, 16 giugno 2020, il Garante della privacy ha dato parere positivo, quindi via libera, al provvedimento delle Entrate sull’attuazione del “bonus vacanze” introdotto dal decreto “Rilancio”, nel documento del 12 giugno 2020 dal titolo "Parere e autorizzazione sullo schema di provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate recante Modalità di applicazione delle disposizioni in materia di tax credit vacanze".

Poiché la gestione del credito di imposta avverrà tramite la app (gestita da PagoPa) “App Io”, è sul transito su tale app che l’Agenzia delle Entrate ha chiesto parere al Garante, che ha fissato limiti di utilizzo.  

PagoPA deve verificare la sussistenza di una Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), in corso di validità, riferita ad un Isee non superiore a 40 mila euro. L'Inps restituisce i dati sull’Isee che, se positivi, portano a generare un codice univoco e un QR-code da utilizzare per la fruizione dello sconto. I codici, insieme all'importo massimo dell'agevolazione spettante e ai codici fiscali dei componenti del nucleo familiare, sono inviati da PagoPA all'Agenzia delle entrate, per le verifiche sulla fruibilità dello sconto e della detrazione. Una volta acquisiti i dati, l'Agenzia conferma al richiedente, per il tramite dell' "App Io", il riconoscimento dell'agevolazione, comunicando il codice univoco e il QR-code nonché l'importo massimo dell'agevolazione spettante al suo nucleo familiare, con separata indicazione dello sconto e della detrazione. 

Al momento del pagamento del corrispettivo presso la struttura ricettiva, il componente del nucleo familiare comunica il codice univoco o esibisce il QR-code che sarà inserito, con il codice fiscale dell'intestatario della fattura elettronica o del documento commerciale e con l’importo dovuto, in un'apposita procedura web disponibile nell'area riservata del sito internet delle Entrate, accessibile con diverse modalità di autenticazione. 

Verificati stato di validità dell'agevolazione e importo massimo dello sconto applicabile, il fornitore conferma, a sistema, l'applicazione dello sconto. 

Come ultimo atto, l’Agenzia delle Entrate trasmette l'utilizzo dello sconto a PagoPA, che informa, tramite l' "App Io", il richiedente, con apposito messaggio, dell'avvenuta fruizione dell'agevolazione e della data di utilizzo. 

Dal Garante, che convalida la procedura, la richiesta alle Entrate della rassicurazione che l' “App Io” sia utilizzata solo per il bonus vacanze, senza attivazione di ulteriori messaggi di altre amministrazioni e che vi sia una verifica sulla cessione dei dati presso Paesi terzi.

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