Calci al cane? Condanna penale e risarcimento del danno morale subito dal padrone

Pubblicato il 22 dicembre 2011 Con sentenza 47391 del 21 dicembre 2011, la Seconda sezione penale della Cassazione ha confermato la condanna al reato di danneggiamento di animali altrui, previsto e punito dall'articolo 638 del Codice penale, nei confronti di un uomo accusato di aver preso a calci il cane di una signora. A quest'ultima, costituitasi parte civile, era anche stato riconosciuto il diritto al risarcimento del danno morale subito.

La condanna era basata sulla testimonianza resa dal marito della donna nonché sulla certificazione del veterinario, il quale aveva riscontrato sul povero animale una “dolorabilità” a livello del carpo sinistro e della zona mandibolare sinistra.

A nulla sono valse le doglianze avanzate dal ricorrente secondo cui la fattispecie penale contestatagli non era applicabile al caso di specie in quanto il cane, di fatto, non aveva riportato alcun deterioramento ma, solo, una presunta “dolorabilità”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy