Camere penali in stato di agitazione contro le modifiche al Codice antimafia

Pubblicato il 27 giugno 2017

La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane, con delibera del 24 giugno 2017, ha proclamato lo stato di agitazione della categoria, in considerazione dell’approssimarsi dell’approvazione, presso il Senato, del disegno di legge di modifica del Codice delle leggi antimafia.

Nel testo della delibera, gli avvocati penalisti sottolineano che, all’indomani dell’approvazione, solo attraverso il ricorso al voto di fiducia, della legge di riforma penale, il Governo si accingerebbe anche “a chiedere la approvazione, all’aula del Senato, del DDL 2134 di modifica del codice delle leggi antimafia e delle norme sulla “confisca allargata”, una riforma che - viene rilevato - “mira ad equiparare irragionevolmente “i corrotti ai mafiosi”, attraverso l’inclusione nelle categorie della pericolosità qualificata di coloro che siano raggiunti anche da un solo “indizio” di un reato dei PU contro la P.A.”.

Inoltre, nel medesimo disegno, sarebbero contenute disposizioni che introducono la possibilità di disporre la confisca, anche in assenza di una sentenza di condanna definitiva nonché “ulteriori gravi limitazioni degli spazi difensivi nell’ambito della prova della lecita provenienza dei beni”.

Con la deliberazione dello stato di agitazione, le Camere Penali territoriali vengono invitate a organizzare manifestazioni ed eventi sui temi della riforma e del denunciato contrasto con i principi costituzionali e convenzionali e della presunzione di innocenza.

Riservata, inoltre, l’indizione di ulteriori manifestazioni nazionali.

 

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