Canone Rai senza controllo retroattivo

Pubblicato il 12 febbraio 2016

In base a quanto disposto dalla legge di Stabilità 2016, il canone Rai verrà pagato in rate mensili con la bolletta della luce, a partire dal mese di luglio 2016. La stessa disposizione normativa stabilisce che “allo scopo di superare le presunzioni di cui ai precedenti periodi, a decorrere dall’anno 2016 è ammessa esclusivamente una dichiarazione rilasciata ai sensi del testo unico di cui al Dpr 445/2000”.

In attesa dei decreti attuativi sono sorti, però, alcuni dubbi sul pagamento della tassa. Il Viceministro all'Economia Enrico Zanetti, rispondendo ad una interrogazione in Commissione Finanze della Camera di Giovanni Paglia, ha colto l'occasione per chiarire alcuni aspetti relativi sopratutto al controllo sul comportamento pregresso dei contribuenti.

Canone Rai, chi deve pagare e chi no?

Il canone verrà inserito automaticamente nelle bollette delle prime case degli italiani che possiedono un televisore. Tutti coloro che non possiedono un apparecchio televisivo, per non essere tenuti al pagamento, dovranno presentare un'autocertificazione direttamente al proprio fornitore di energia elettrica.

Le modalità con cui far valere la nuova presunzione di non possesso dell'apparecchio saranno specificate con un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, ancora in corso di definizione.

La prima rata che verrà inserita nella bolletta elettrica del mese di luglio 2016 sarà pari a 70 euro; le successive rate saranno di importo uguale fino a raggiungere la cifra di 100 euro.

Un decreto ministeriale Mise-Mef è, invece, atteso per dare attuazione a quanto stabilito dalla legge di Stabilità 2016.

Canone Rai, presunzione di possesso dal 2016

Il timore sollevato dalle affermazioni del sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, secondo il quale il corretto pagamento del canone a partire dal 2016 “non costituirà una sanatoria per le evasioni degli anni precedenti che senza alcuna opposizione risulteranno pienamente sanzionabili, alla stregua di un’autodenuncia o di ammissione del debito” è stato dissipato dal Viceministro all'Economia nell'interrogazione parlamentare, rispondendo che “la dichiarazione del possesso della Tv per il pagamento del canone in bolletta non farà scattare controlli sugli anni precedenti”.

La presunzione del possesso opera “a partire dal 2016 e non può quindi essere utilizzata per eventuali azioni di controllo relative a periodi precedenti, fatte salve le azioni di recupero già intraprese sulla base della normativa in vigore anteriormente alla legge di Stabilità 2016”.

L'inserimento del canone Rai in bolletta elettrica, dunque, non può essere considerata come l’occasione, per l'Agenzia delle Entrate, per pretendere la riscossione degli anni arretrati: non vi sarà, dunque, alcun controllo automatico per chi inizia a pagare con la bolletta dal 2016.

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