Caro materiali, va aggiunta l’Iva. Riesame delle istanze

Pubblicato il 23 gennaio 2024

Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 7 del 10 gennaio 2024, informa che ha emesso decreto direttoriale n. 288 del 13 dicembre 2023, contenente l’elenco delle istanze ritenute ammissibili per l’accesso al “Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche”, presentate dalle stazioni appaltanti nella terza finestra temporale dal 1° ottobre 2023 al 31 ottobre 2023.

Si ricorda, infatti, che a causa dell'eccezionale aumento dei prezzi di alcuni materiali da costruzione verificatisi dal 2021, è stato istituito uno specifico Fondo per l'adeguamento dei prezzi in relazione agli appalti pubblici di lavori.

Gli appaltatori che manifestano insufficienza delle risorse a disposizione possono inoltrare istanza di compensazione alla stazione appaltante (indirizzandola al direttore dei lavori).

Con riferimento alle istanze presentate per il I° e II° semestre 2022, il Mit comunica che ha deciso di avviare un’istruttoria supplementare sui contributi legati a dette istanze.

Infatti, in base a pareri resi dall'Agenzia delle Entrate e dall'Avvocatura Generale dello Stato, va rideterminato l’importo del contributo da assegnare alle stazioni appaltanti, per le compensazioni da “caro materiali” per il primo e secondo semestre 2022.

Tale importo deve includere non solo l'aggiornamento dei prezzari, ma anche l'IVA dovuta dalle stazioni appaltanti, seguendo le modalità e le aliquote previste per l'originario contratto di appalto.

Viene, quindi, data soluzione alla questione riguardante il mancato riconoscimento degli importi dell’IVA applicata sulle predette compensazioni. Ciò ha reso impossibile alle imprese appaltatrici di opere pubbliche di ottenere il legittimo ristoro per l’aumento eccezionale dei prezzi dei materiali da costruzione.

Caro materiali, istanze I° e II° semestre 2022. Riesame

Ora, con comunicazione del 9 gennaio 2024, il ministero delle Infrastrutture e Trasporti avvierà il riesame delle istanze presentate dalle stazioni appaltanti relative alle compensazioni da “caro materiali” per il primo e secondo semestre 2022, in modo da integrare i contributi già erogati o in corso di erogazione con ulteriori importi, proporzionali all’IVA dovuta dalle stesse per i contratti di appalto ammessi.

Sono due le procedure che il Mit prospetta:

Mediante tale procedura di integrazione le stazioni appaltanti potranno dichiarare il solo importo dell'aliquota IVA corrispondente al contributo ammesso all'erogazione. Successivamente, le stesse verranno informate sull'importo aggiuntivo che sarà liquidato in relazione all'IVA applicabile al contratto di appalto.

Le decisioni precedentemente prese o attualmente in fase di adozione dal Ministero relative alla liquidazione dei contributi, calcolati in base all’aumento del costo derivante dall’applicazione dei listini prezzi aggiornati, rimarranno immutate.

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