Cassa dei ragionieri, possibile apertura ai professionisti senza albo

Pubblicato il 18 marzo 2010 La questione della fusione dei due enti di previdenza dell’ordine dei commercialisti e dei consulenti del lavoro – prevista dalla legge n. 34/2005 e finora mai realizzata – sembra essere arrivata ad un punto di svolta. Dopo anni di polemiche e di rinvii, adesso è stato Paolo Santarelli, presidente della Cassa ragionieri, a dare una specie di ultimatum che non potrà essere ulteriormente ignorato. Se il progetto di fusione tra la Cassa dei ragionieri e quella dei dottori commercialisti non dovesse andare in porto, i ragionieri si dicono pronti ad instaurare un dialogo con altre “figure della consulenza prive di copertura previdenziale”. Il riferimento potrebbe essere ai circa dieci mila revisori contabili non commercialisti che da tempo chiedono una cassa autonoma, oppure ai tributaristi non regolamentati. Per venerdì 19 marzo sono previsti due dibattiti con Walter Anedda, presidente della Cassa dottori, in cui la questione verrà ampiamente trattata.
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