A partire dalla mensilità di giugno 2025, gli importi delle pensioni erogate da Cassa Forense sono stati oggetto di una rivalutazione pari al 0,8%. Questo adeguamento è stato deciso dal Consiglio di Amministrazione dell'Ente, in conformità con quanto previsto dalla normativa vigente.
Lo comunica l'Ente di previdenza degli avvocati con nota del 3 luglio 2024, pubblicata sul proprio sito istituzionale.
La rivalutazione è stata effettuata in relazione alla variazione dell'indice annuo dei prezzi al consumo, calcolato per le famiglie di operai e impiegati. Tale indice è stato rilevato dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) per l'anno precedente e ha registrato una variazione che giustifica l'adeguamento degli importi pensionistici. L'obiettivo di tale misura è quello di tutelare il potere d’acquisto dei pensionati, garantendo che le pensioni non perdano valore a causa dell'inflazione.
In aggiunta alla rivalutazione, Cassa Forense rende noto che è stato provveduto alla liquidazione degli arretrati spettanti per l’anno 2025. Questo significa che i pensionati riceveranno l’importo aggiuntivo spettante per i mesi precedenti, pari alla somma rivalutata, a partire dalla mensilità di gennaio 2025 fino a quella di maggio 2025.
L’intervento di rivalutazione è regolato dall'articolo 80 del Regolamento Unico della Previdenza Forense, che stabilisce le modalità di adeguamento degli importi delle pensioni in relazione alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo.
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