Cassazione: legittima la tassa di concessione governativa sui telefonini

Pubblicato il 19 dicembre 2012 La fornitura di servizi di comunicazione elettronica è soggetta a “un'autorizzazione generale, che consegue alla presentazione della dichiarazione, resa dall'interessato, di voler iniziare la fornitura e costituente denuncia di inizio attività”. Così, nonostante la privatizzazione del servizio, i titolari dei contratti in abbonamento telefonico devono continuare a pagare la tassa di concessione governativa (Tcg), pari a 12,91 euro mensili per le utenze business e a 5,16 euro per i clienti privati.

E’ quanto sancito dalla Corte di cassazione nel testo della sentenza n. 23052 depositata il 14 dicembre 2012.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Consulenti del lavoro: in scadenza la seconda rata contributiva all'ENPACL

20/06/2025

Controllo digitale sul lavoro: rischi e sfide del monitoraggio

20/06/2025

Bando Isi 2024: concluso click day del 19 giugno

20/06/2025

Tessere di identificazione dei lavoratori per rafforzare la sicurezza sul lavoro

20/06/2025

Bonus edilizi, la prima casa è agevolata

20/06/2025

Revoca delle dimissioni: iter, tempistiche e obblighi

20/06/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy