Casse, sì alle riforme per assicurare l'equilibrio finanziario di lungo termine

Pubblicato il 15 luglio 2014 Secondo il Tribunale di Milano – sentenza n. 15252 dell'8 maggio 2014 – è possibile che le Casse di previdenza professionali, al fine di salvaguardare l'equilibrio finanziario di lungo termine, introducano riforme non integralmente rispettose del “pro rata”, che da criterio rigoroso di calcolo della pensione è ora divenuto un principio di ponderazione.

E ciò alla luce dell'articolo 1, comma 488 della Legge 147/2013 che, con una norma di interpretazione autentica prevede “gli atti e le deliberazioni in materia previdenziale adottati dagli enti (...) e approvati dai ministeri vigilanti prima della data di entrata in vigore della legge 296 del 2006, si intendono legittimi ed efficaci a condizione che siano finalizzati ad assicurare l'equilibrio finanziario di lungo termine”.

Nella sua pronuncia, il Tribunale di Milano ha integralmente richiamato l'orientamento giurisprudenziale cristallizzato nella pronuncia della Corte d'appello di Genova del 5 febbraio 2014.

Il caso specificamente esaminato riguardava il trattamento pensionistico di un ragioniere.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Permesso del soggiorno. Inps: in attesa del rinnovo, spetta la NASpI

26/04/2024

Fondo adeguamento prezzi 2024, in scadenza la prima finestra temporale

26/04/2024

Progetti di reinserimento lavorativo 2023: chiarimenti dall'INAIL

26/04/2024

Bonus riduzione plastica monouso. Regole

26/04/2024

Impresa senza linea telefonica: va risarcita la perdita di chance

26/04/2024

Pensione anticipata per gli addetti a lavori usuranti: domanda in scadenza

26/04/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy