Cedu: il divieto di fecondazione eterologa non viola la Convenzione

Pubblicato il 04 novembre 2011 Secondo la Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo - sentenza depositata il 3 novembre 2011, con riferimento al ricorso 57813/00 - la legge austriaca che impedisce la fecondazione eterologa, consentendo, per contro, quella omologa, è in linea con la Carta dei diritti fondamentali non violando, in base a quanto ex adverso sostenuto dai ricorrenti, l’articolo 14 della Convenzione contro la discriminazione e l’articolo 8 sul rispetto della vita privata e familiare.

Per i giudici europei, gli Stati contraenti possono legittimamente impedire la fecondazione in vitro non sussistendo alcun relativo diritto naturale della coppia. Tale area, tuttavia, – continua la Corte – in considerazione della continua evoluzione della legge e dei rapidi mutamenti nella scienza e nelle normative, ha sicuramente bisogno di una rivisitazione da parte degli Stati.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Videofonografici - Ipotesi di accordo del 14/04/2025

30/04/2025

Videofonografici - Nuovi minimi e una tantum

30/04/2025

Riforma magistratura onoraria: la legge entra in vigore

30/04/2025

Countdown per i somministrati al 30 giugno 2025: cosa cambia

30/04/2025

CCNL Energia e petrolio - Ipotesi di accordo del 16/04/2025

30/04/2025

Energia e petrolio - Nuovi minimi e altre novità

30/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy