CIGS 2018/2019, criteri di approvazione degli interventi di proroga

Pubblicato il 15 febbraio 2018

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la circolare del 7 febbraio 2018, n. 2, con la quale ha dato indicazioni operative per la proroga del trattamento della CIGS ai sensi dell’art. 22-bis del decreto legislativo del 14 settembre 2015, n. 148 (G.U. n. 221 del 23 settembre 2015), recentemente introdotto dalla legge di bilancio 2018 (legge del 27 dicembre 2017, n. 205, G.U. n. 302 del 27 dicembre 2017).

La circolare individua, in particolare, i criteri per l’approvazione della prosecuzione di programmi di riorganizzazione e dei programmi di crisi aziendale con piani di risanamento complessi.

Come si vedrà, gli interventi specificati nella circolare possono essere approvati per la durata di 12 mesi in caso di riorganizzazione, 6 mesi in caso di crisi aziendale, entro il limite complessivo di spesa di 100milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019.

 

CIGS, ultime precisazioni sulla proroga

La legge di bilancio 2018 ha aggiunto l’articolo 22-bis al decreto legislativo del 14 settembre 2015, n. 148, dando la possibilità alle imprese con più di 100 lavoratori, per gli anni 2018 e 2019, di ottenere una proroga degli interventi di CIGS in presenza di causali di riorganizzazione aziendale o di crisi aziendale.

In particolare, la proroga può essere concessa:

Il Ministero del Lavoro, con la circolare del 7 febbraio 2018, n. 2, ha precisato i requisiti e i criteri per ottenere la proroga in questione, nonchè le indicazioni per la presentazione delle istanze da parte delle aziende interessate.

 

NB! Come anticipato, il limite complessivo di spesa per prorogare la CIGS è di 100milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019.

Ai fini del rispetto di tale limite, la circolare chiarisce che l’INPS è tenuto a monitorare la spesa effettivamente sostenuta per gli interventi di proroga della CIGS e che i dati in questione vanno trasmessi con cadenza mensile alla Direzione Generale Ammortizzatori Sociali e Formazione e alla Direzione Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali, dando immediata comunicazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali qualora risulti, anche in via prospettica, il raggiungimento del limite complessivo per ciascun anno.

 

 

Procedura per ottenere la proroga

Per ottenere la proroga della CIGS, è necessario:

 

NB! In sede di accordo ministeriale, ai fini del rispetto dei limiti di spesa sopra indicati, deve essere quantificato l’onere finanziario dell’intervento di CIGS sulla base delle modalità di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa concordata dalle parti.

 

 

Proroga in caso di riorganizzazione aziendale

Il trattamento di integrazione salariale può essere prorogato sino al limite di 12 mesi qualora il programma di riorganizzazione aziendale presenti:

 

Proroga in caso di prosecuzione di un programma di crisi aziendale

In tale ipotesi, il trattamento di integrazione salariale è prorogabile sino al limite di 6 mesi, se il piano di crisi aziendale prevede:

 

 

Modalità di presentazione dell’istanza

Per attivare la procedura di richiesta della proroga di CIGS è necessario utilizzare l’applicativo “cigsonline”, allegando, al fine di giustificare l’istanza, l’accordo governativo e la relazione che attesti la presenza dei requisiti utili per beneficiare ancora del trattamento di integrazione salariale straordinario.

 

NB! Le istanze saranno istruite in base all’ordine cronologico di presentazione risultante dall’invio.

 

 

L’istituto della Cassa Integrazioni Guadagni Straordinaria

Viste le ultime novità in materia, appare utile richiamare l’istituto della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e i requisiti per potervi accedere, sia dal punto di vista dell’azienda che del lavoratore.

La Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) è una prestazione erogata dall'INPS per integrare la retribuzione di lavoratori di aziende che devono affrontare situazioni di crisi e riorganizzazione o contratti di solidarietà di tipo A.

Per fruire di tale sussidio, è necessario che il lavoratore abbia maturato un'anzianità aziendale di almeno 90 giorni, come stabilito dal decreto legislativo del 14 settembre 2015, n. 148.

Si fa presente che la CIGS spetta a operai, impiegati, quadri, soci e non soci di cooperative di produzione e lavoro, dipendenti di aziende che abbiano occupato mediamente più di 15 dipendenti (inclusi apprendisti e dirigenti) nel semestre precedente la presentazione della domanda.

In dettaglio, le aziende devono appartenere alle seguenti tipologie:

Ancora, la CIGS può essere chiesta nell’ambito delle seguenti imprese che abbiano occupato mediamente più di 50 dipendenti, inclusi apprendisti e dirigenti, nel semestre precedente la presentazione della domanda:

Da ultimo, la domanda di CIGS può essere presentata dalle seguenti categorie, a prescindere dal numero dei dipendenti occupati:

Si ricorda che (salvo gli interventi di proroga stabiliti dall’art. 22 bis e sopra analizzati) la durata del trattamento straordinario di integrazione salariale:

 

 

QUADRO NORMATIVO

Decreto legislativo del 14 settembre 2015, n. 148

Legge del 27 dicembre 2017, n. 205

Ministero del Lavoro - Circolare del 7 Febbraio 2018, n. 2

 

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Lavoratori stranieri: novità per il permesso unico di soggiorno

03/05/2024

CCNL Servizi assistenziali Anffas - Accordo di rinnovo del 23/4/2024

03/05/2024

CCNL Distribuzione moderna organizzata - Ipotesi di accordo del 23/04/2024

06/05/2024

Distribuzione moderna organizzata: minimi, una tantum e causali per contratti a termine

06/05/2024

Ccnl Servizi assistenziali Anffas. Ipotesi di rinnovo

03/05/2024

Semplificazioni fiscali, istruzioni su pagamenti rateizzati e pausa estiva

03/05/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy