Class action solo per il futuro

Pubblicato il 14 maggio 2009
Il collegato sviluppo contenente la disciplina dell'azione collettiva sarà sottoposto, questa mattina, al voto finale dell'aula del Senato. Passerà poi alla Camera dove i tempi per l'approvazione – come annunciato dal ministro Scajola - dovrebbero essere piuttosto brevi. Il testo dell'azione collettiva è stato completamente riscritto attraverso un emendamento della maggioranza in base al quale è stata esclusa la retroattività dell'azione che si potrà ora applicare solo agli illeciti commessi a partire dal 1° luglio 2009. La Class action potrà essere proposta da singoli consumatori o utenti in grado di aggregare gli interessi della classe, da associazioni o comitati in caso di illeciti contrattuali, pratiche commerciali scorrette o prodotti difettosi. Prevista, nel disegno di legge, anche una stretta sulla contraffazione con l'introduzione di sanzioni anche per le imprese che traggano profitto o vantaggio dai reati commessi dai propri dipendenti in violazione delle norme sul diritto d'autore o sulla protezione di marchi o brevetti.

La class action nella p.a., disciplinata nella bozza di decreto attuativo della legge delega n.15/2009, è stata invece al centro del dibattito nella terza giornata del Forum p.a.; Germana Panzironi, capo dell'ufficio legislativo del ministro Brunetta, ha spiegato che il termine class action sarebbe in realtà atecnico in quanto lo strumento a cui si sta pensando non costituisce una mera trasposizione dell'azione collettiva privata, ma altra azione volta a ristabilire gli standard qualitativi e quantitativi senza portare ad alcun risarcimento del danno.
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