Cndcec. Superbonus 110%, proroga al 2024 e testo unico interpretazioni

Pubblicato il 05 novembre 2020

E’ necessario riordinare tutte le norme che riguardano le detrazioni edilizie in un “testo unico normativo” o quanto meno in un "testo unico delle interpretazioni".

La richiesta è arrivata direttamente dalla categoria professionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, nel corso del loro intervento in audizione presso la Commissione bicamerale di vigilanza sull’Anagrafe tributaria.

Secondo il Consigliere nazionale dei commercialisti, Maurizio Postal, sentito in audizione: il primo e più importante intervento di cui si ravvisa da tempo l’esigenza, ma che, con l’ulteriore potenziamento della disciplina delle detrazioni “edilizie” a cura degli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio, palesa ancor più la propria indifferibilità, è quello di una sistematizzazione della disciplina”.

La necessità di un completo riordino delle norme che regolano la materia delle detrazioni fiscali legate ai vari bonus casa deriva proprio dal fatto che finora si è assistito ad una stratificazione non ordinata di interventi, dove i più vecchi ancora vigenti risalgono ai primi anni 2000 e che costituiscono ormai una matassa quasi inestricabile anche per i migliori esperti.

Di conseguenza, secondo i commercialisti, sarebbe necessario almeno una circolare annuale specifica nella quale, oltre a fornire tutte le indicazioni di prassi, si cerchi anche di sistematizzare i profili disciplinari che sono comuni alle diverse agevolazioni, così da ridurre la complessità, reale e percepita, che discende invece da una loro trattazione disorganica e separata detrazione per detrazione.

In caso risultasse impossibile accorpare le diverse discipline in un “testo unico normativo”, sarebbe quanto meno opportuno venire incontro agli operatori e ai contribuenti predisponendo e mantenendo aggiornato un “testo unico delle interpretazioni”.

I commercialisti riconoscono l’importanza delle “Guide” dedicate alle singole detrazioni edilizie prodotte di volta in volta dall’Agenzia delle Entrate, ma osservano anche come queste vengano spesso superate dagli ulteriori chiarimenti resi in sede di risposte ad interpello.

Pertanto, secondo il Cndcec, piuttosto che la solita maxi-circolare annuale con indicazioni sulla generalità delle deduzioni e detrazioni che possono essere indicate nel quadro RP della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche, servirebbe un intervento specifico per chiarire tutti i dubbi di contribuenti e operatori.

Superbonus al 110%, è necessaria una proroga al 2024

Il Consiglio nazionale dei commercialisti raccomanda, inoltre, sin d’ora una proroga, almeno fino al 31 dicembre 2024, del termine fino a decorrenza del quale le spese sostenute per interventi agevolati possono beneficiare del Superbonus al 110%.

La scadenza della super detrazione, ad oggi, fissata al 31 dicembre 2021 è da ritenersi troppo vicina, anche al netto delle tragiche vicissitudini derivanti dalla pandemia in corso, che stanno complicando e limitando significativamente l’operatività decisionale, progettuale ed esecutiva di individui, condomini e imprese, per questi primi mesi di operatività della nuova agevolazione.

Visto, però, il grande interesse suscitato dalla misura fiscale e le sue ampie potenzialità, i commercialisti auspicano una proroga.

Questo slittamento del Superbonus al 110%, oltre i ristretti limiti attuali, potrebbe essere disposto utilizzando la parte di sovvenzioni a fondo perduto del Recovery Fund.

Ovviamente seguirà la proroga anche la disciplina dell’articolo 121 del Decreto Rilancio, concernente le opzioni per lo sconto sul corrispettivo e la cessione del credito di imposta corrispondente alla detrazione.

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