Cnf: Codice deontologico forense da aggiornare sull'avvocato/mediatore

Pubblicato il 02 giugno 2011 Il Consiglio nazionale forense, con circolare n. 13-C-2011 del 1° giugno 2011, ha reso nota l'approvazione di una ipotesi di modifica e di integrazione del Codice deontologico forense mediante l'inserimento di un articolo, il 55 bis, volto a disciplinare la posizione ed il comportamento dell'avvocato che assuma le funzioni di mediatore/conciliatore.

Detto articolo – spiega il Cnf - segue, “con un naturale parallelismo seppur nella ontologica differenza dei due istituti, la norma in tema di arbitrato, richiama il rispetto degli obblighi dettati dalla normativa in materia, in particolare di quelli posti a presidio dei requisiti di terzietà, indipendenza, imparzialità e neutralità del mediatore/conciliatore”.

Con le nuove norme verrebbe sottolineato, altresì, il dovere di competenza dei legali che non solo non potranno proporre conciliazioni non conformi al diritto ma non potranno neanche sottrarsi al dovere “di rendere compiutamente consapevoli le parti, nel momento del regolamento degli interessi, delle loro rispettive posizioni in termini di diritto”. L'introduzione dell'articolo 55 è accompagnata da due marginali modifiche rispettivamente agli articoli 16 e 54 del Codice.
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