Nell’ottava edizione di “Previdenza in tour” - Matera, 27 novembre 2019 - forum organizzato dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Dottori Commercialisti, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si è parlato di Fondi europei.
A margine, l’annuncio del viceministro MiSE, Stefano Buffagni: nella legge di Bilancio potrebbe entrare l’obbligo di assicurazione per i membri dei consigli di amministrazione delle società.
I temi: le opportunità che i Fondi Ue offrono per lo sviluppo del sistema economico nazionale e il ruolo che i Dottori Commercialisti possono svolgere nel supportare aziende e professionisti in questo percorso.
“Non sprechiamo l'Europa. Fondi europei, opportunità di sviluppo e ruolo del Dottore Commercialista”: a fronte dei 36,5 miliardi di Euro che l’Unione Europea destinerà attraverso il meccanismo dei Fondi strutturali all’Italia per il periodo 2021-2027 permane, sul fronte nazionale, una carenza nella gestione dell’accesso alle opportunità per imprese e professionisti, che si traduce in una bassa capacità di spesa dei fondi.
“Per recuperare terreno - si spiega sul sito Cnpadc - diventa quindi strategico il ruolo che professionisti e istituzioni possono ricoprire nel facilitare l’accesso e la gestione da parte delle imprese italiane e degli Enti interessati di questi importanti motori di crescita economica”.
Fa il punto della situazione Fondi Ue in Italia il senatore Andrea de Bertoldi, promotore del coordinamento dei commercialisti parlamentari, che lancia la proposta di approvare subito i decreti attuativi sulla sussidiarietà delle professioni: l’Italia “è tra i primi finanziatori della Ue ma tra i minori fruitori dei suoi fondi - spiega - la nostra professionalità non solo può rendere più efficiente l'iter di attribuzione dei fondi ma consentirebbe anche di individuare le aziende che sono meritevoli di questi fondi evitando che finiscano ad aziende decotte o utopistiche”.
Al forum è intervenuto il viceministro MiSE, Stefano Buffagni, che ha manifestato l’intenzione del Governo di introdurre nella legge di Bilancio l’obbligo di assicurazione per i membri dei consigli di amministrazione delle società: “Sulla carta - spiega il viceministro MiSE - è logico imporre l'assicurazione a chi ha l'obbligo di controllare, ma nella vita reale si assiste all'assalto al professionista che ha l'assicurazione con i massimali più alti. Stiamo pensando ad un'assicurazione deducibile Irap e parzialmente deducibile Ires così che il costo sia sostenuto in parte dalle stesse società. In questo modo si otterrebbe il duplice obiettivo di responsabilizzare l'intera governance e tutelare i creditori”.
L’annuncio è ben accolto dai commercialisti. Con la misura si fermerebbe la pratica dei giudici di rifarsi esclusivamente sulle polizze dei professionisti componenti il collegio sindacale.
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