Da gennaio 2026 l’Inps non spedirà più ai datori di lavoro domestico di età inferiore ai 76 anni, che ne avevano fatto richiesta, la lettera annuale con le indicazioni per effettuare i versamenti e i modelli di pagamento cartacei pagoPA. Tali datori di lavoro saranno infatti contattati telefonicamente dagli operatori di call center per conto dell’Istituto, per essere informati e supportati nell’accesso ai servizi per il pagamento dei contributi domestici. Continueranno, invece, a ricevere la lettera annuale, solo per il 2026, i datori di lavoro di età uguale o maggiore di 76 anni.
Lo rende noto l'Istituto con Comunicato del 19 dicembre 2025 sul proprio sito istituzionale.
Per tutti i nuovi rapporti di lavoro sarà inibita la possibilità di chiedere tale opzione.
La dematerializzazione è stata avviata nell’ambito del processo di digitalizzazione e semplificazione della PA in un'ottica di economicità e sviluppo sostenibile.
I modelli di pagamento pagoPA potranno essere scaricati dal sito istituzionale, accedendo all’area tematica “Portale dei Pagamenti” e selezionando la voce “Lavoratori Domestici”.
Inserendo il codice fiscale e il codice rapporto di lavoro o ricorrendo alle credenziali di accesso (SPID/CIE/CNS/eIDAS) il datore di lavoro domestico potrà:
È inoltre possibile pagare tramite l’app INPS Mobile oppure mediante l’app IO.
Per garantire un'adeguata transizione alla nuova modalità operativa è prevista un'attività di supporto telefonico da parte di operatori dedicati che contatteranno l'utenza fornendo assistenza e guida nell'utilizzo dei servizi online per l’aggiornamento dati del rapporto di lavoro domestico e il pagamento dei contributi.
L’Inps offre, inoltre, la possibilità di consultare/stampare il manuale utente, presente all’interno della sezione “Lavoratori Domestici” del Portale dei Pagamenti.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".