Colf: il “Libretto di Famiglia” deve essere un vero contratto

Pubblicato il 01 giugno 2017

Il “Libretto di Famiglia” può andare bene per sostituire i vecchi voucher a patto che venga concepito come un vero contratto di lavoro con caratteristiche di occasionalità, proprio come oggi viene descritto per le micro imprese.

Infatti, se si parla di mere tutele previdenziali e assicurative non c’è alcuna differenza rispetto al lavoro accessorio abrogato.

Questo è quanto ha precisato Assindatcolf – che rappresenta le famiglie datrici di lavoro domestico - con comunicato del 26 maggio 2017, aggiungendo che, per evitare abusi e cause di lavoro, per quanto concerne i limiti, dovrebbero essere fissate delle soglie molto restrittive, non oltre i 2000 euro per singolo lavoratore all’anno.

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