Collaboratrici, maternità limitata

Pubblicato il 09 settembre 2005

Dal caso cha ha riguardato una collaboratrice coordinata e continuativa che, incinta, ha chiesto all'Inps l'indennità di maternità prevista dalla Gestione separata dei lavoratori autonomi, è derivato il diniego dell'Istituto, poiché dalla donna risultava versato un contributo pari a 68 euro, insufficienti a coprire anche una sola mensilità di contribuzione (il minimo, per il 2003, era di 146,88 euro). L'esercito dei co.co.co., ora lavoratori a progetto, resta dunque in una "zona grigia", nella quale per i parasubordinati non vale il principio dell'automatismo, che permette che i contributi dovuti valgano ai fini delle prestazioni anche quando non versati.

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