Commercio al dettaglio, via libera Ue agli aiuti del Sostegni-ter

Pubblicato il 28 marzo 2022

La Commissione europea, con comunicato stampa del 25 marzo 2022, ha annunciato di aver approvato – nell’ambito del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato - un regime italiano da 200 milioni di euro a sostegno del settore del commercio al dettaglio nel contesto della pandemia di Coronavirus.

Sostegni ter, Fondo per il rilancio delle attività economiche

Si tratta della misura contenuta nel decreto legge Sostegni ter (Dl n. 4/2022), convertito in legge nei giorni scorsi dalla Camera.

E’ da ricordare, infatti, che il Decreto legge n. 4 del 27 gennaio 2022, all’articolo 2, ha istituito in seno al Ministero dello Sviluppo economico il “Fondo per il rilancio delle attività economiche”, per la concessione di contributi a fondo perduto alle imprese che svolgono in via prevalente il commercio al dettaglio di cui ai codici Ateco: 47.19, 47.30, 47.43 e di tutte le attività dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99.

Nello specifico, si tratta di empori, attività di vendita al dettaglio di carburanti, mobili, apparecchi audiovisivi, prodotti ad uso domestico, oggetti d'arte, ecc. a cui si aggiungono gli esercenti la vendita di confezioni, calzature e articoli in pelle, profumeria, fiori e piante, orologi e gioielli, ecc..

Aiuti di Stato: la Commissione approva un regime italiano

Nell'ambito del regime europeo l’aiuto a sostegno del settore del commercio al dettaglio nel contesto della pandemia di Coronavirus assumerà la forma di sovvenzioni dirette.

Destinatarie degli incentivi saranno le imprese che svolgono commercio al dettaglio come attività principale, che hanno subito un calo del fatturato di almeno il 30% nel 2021 rispetto al 2019 e i cui ricavi non hanno superato i 2 milioni di € nel 2019.

L'importo dell'aiuto per beneficiario sarà calcolato sulla base della differenza tra i ricavi medi mensili nel 2021 e quelli registrati nel 2019.

L'obiettivo del regime è soddisfare il fabbisogno di liquidità dei beneficiari e aiutarli a proseguire le loro attività durante e dopo la pandemia.

A fronte dei suddetti requisiti, la Commissione Ue ha constatato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel Quadro temporaneo. In particolare, l'aiuto:

  1. non supererà i 2,3 milioni di € per beneficiario;

  2. e sarà concesso entro il 30 giugno 2022.

La Commissione, infine, ha concluso che la misura è necessaria, adeguata e proporzionata per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. Su tale base la Commissione ha approvato le misure in conformità delle norme dell'Unione sugli aiuti di Stato.

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