Commissione Finanze della Camera. Assegni, la sanzione deve essere proporzionata al valore dell'operazione

Pubblicato il 28 febbraio 2018

La commissione Finanze della Camera ha dato parere favorevole allo schema di decreto legislativo che consente l’accesso delle autorità fiscali alle informazioni antiriciclaggio.

Tuttavia, chiede che siano riviste le penalità per la violazione dei limiti al trasferimento di contante e sulla circolazione di assegni in bianco o privi della clausola di non trasferibilità.

Ciò in ragione dei principi di adeguatezza e proporzionalità previsti dal diritto dell’Unione europea, dalla quarta direttiva antiriciclaggio e dei criteri di delega per il recepimento della direttiva.

La mancata indicazione della clausola di non trasferibilità per gli assegni da mille euro in su oggi va da 3mila a 50mila euro.

È, inoltre, necessario prevedere un meccanismo di parametrazione delle sanzioni amministrative pecuniarie anche per le violazioni intervenute dall'entrata in vigore del decreto legislativo 90/2017, il 4 luglio 2017.

Chiarire l’applicazione del favor rei

Si chiede di restituire efficacia alla previsione di legge, riferita, nella versione attuale, a contesti anteriori al 2007 e, come tali, già estinti per intervenuta decorrenza del termine quinquennale di prescrizione del diritto dell'amministrazione irrogante ad esigere il pagamento della sanzione.

Compro oro

La commissione invita l’Esecutivo a precisare che per i “compro oro” la sanzione da mille a 10mila euro sana sia la violazione dell'obbligo di identificazione del cliente che quella del divieto di operazioni in contanti per importi superiori ai 500 euro.

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